Mentre a Gaza si festeggia per la pace la sinistra italiana rimane “muta e pensante all‘ultima ora dell’uom fatale”

In Palestina o meglio nella Striscia di Gaza finalmente, dopo tanti lutti, scoppia la pace. Il piano di pace di Trump è stato accolto da Hamas e dopo lo scambio delle liste degli ostaggi tra Palestinesi e Israeliani si potrà procedere alla liberazione degli stessi. Una attività diplomatica difficile che ha richiesto una pazienza incommensurabile, sia per l’ostinazione di Hamas che alla fine si è scoperto, ma non era difficile capirlo, che teneva in ostaggio gli abitanti di Gaza City e di tutta la Striscia e sia anche per la sconsiderevole e efferata attività belligerante di Israele che ha reagito in modo spropositato alla strage del 7 ottobre 2023. Tutti contenti per la pace. I giovani di Gaza sono quelli più felici. I video pubblicati dagli stessi sui social palesano come questi ragazzi alenavano venti di pace e come questa sia stata salutata con grande entusiasmo. Dalle parole di un ragazzo di Gaza che ha sostenuto in un video divenuto virale: “Grazie a Dio finalmente la guerra è finita. Grazie a Trump per l’accordo proposto: Nonostante abbia perso qualche giorno fa i miei cugini e qualche settimana fa il mio amato nonno, oggi non possiamo non essere felici perché la guerra è finita e non si spara più” si può comprendere come gli abitanti della Striscia di Gaza abbiano subito questa guerra non voluta ma provocata dai loro stessi governanti (Hamas). Sono contenti i governi che hanno partecipato a fari spenti agli accordi di Pace. E’ contento il Qatar, l’Egitto e altri stati dell’area Mediorientale. Insomma sono tutti contenti tranne la sinistra italiana che invece di scendere in piazza per manifestare la propria gioia per la firma dell’accordo e la fine delle ostilità, dopo le manifestazioni Pro-Pal – Pro-Flott e pro non si sa che cosa, non rilascia, attraverso i suoi esponenti, alcuna dichiarazione di giubilo per il risultato ottenuto dalla diplomazia americana, egiziana, qatariota. È come se fosse caduto un velo di infinita tristezza su tutta la sinistra italiana e su tutti i manifestanti Pro-….. Landini, Schlein e compagnia cantante che invece di esultare stanno zitti. Magari nel silenzio delle loro tetre stanze piangono come i bambini a cui hanno sottratto un giocattolo e per giocattolo intendiamo le spettacolari manifestazioni di piazza, le inutili e pericolose missioni tipo la Flotillia. Adesso come faranno senza una motivazione valida per scendere in Piazza e prendersi la scena per una sola ora e pararsi davanti alle telecamere? Sicuramente si inventeranno qualcosa. Magari adesso diranno che questa pace non serve a nulla senza il riconoscimento dello stato di Palestina, e per questo organizzeranno un nuovo Plaza-day, quando in realtà della pace a loro non importa assolutamente nulla. Oppure si dedicheranno ai gay-pride che sistematicamente e con molto colore si riversano in diverse piazze italiane. Scrive e dire questo naturalmente non vuol dire essere omofobi anche perché nulla si ha contro manifestazioni del genere. Possono non piacere ma si ritiene che in nessun caso, se svolti nei limiti della decenza e del rispetto delle regole, queste debbano essere ostacolate. Però per cortesia qualcuno di buon senso dica ai partecipanti dei gay-pride, di non portare nei cortei, come già avvenuto, bandiere palestinesi, questo perché manifestazioni del genere in Palestina non solo non sono tollerate ma non sono assolutamente pensabili. Ma torniamo alla pseudo sinistra italiana, o forse meglio ai Radical Chic italiani (i famosi comunisti con la borsa di Valentino, Armani, ecc. insomma i comunisti con il deretano degli altri) ci si chiede come mai non dicono nulla sulla guerra ancora aperta in Ucraina. Non dicono nulla perché forse in questo caso non sanno che parti prendere. Schierarsi con Zelensky non è possibile essendo lui e i suoi seguaci ultranazionalisti, come dire sono Nazisti; schierarsi con Putin non conviene perché il presidente russo è passato come aggressore e schierarsi con lui equivarrebbe schierarsi con chi fa la guerra. Insomma, sulla questione Russia – Ucraina silenzio assoluto. Come a dire: ci sono guerre di serie A e Guerre di serie B. Ci sono morti di serie A e morti di serie B. Ci sono bambini di serie A e bambini di serie B. Sulla questione Russia – Ucraina ai Radical Chic non conviene schierarsi. Pazienza. Però poi non vengano a lamentarsi delle vittorie elettorali del centrodestra dando la colpa agli elettori astensionisti, perché tutti hanno capito che ormai la sinistra italiana si è spostata completamente sui diritti civili tralasciando completamente i diritti sociali. Come dire parliamo del fumo perché l’arrosto non sappiamo nemmeno cosa sia. Chi ancora crede in un confronto tra centrodestra e centrosinistra si attende ancora che la pseudo sinistra si proponga alla discussione con fatti e proposte concrete su temi importanti come la giustizia, il welfare, l’occupazione e il lavoro, ecc. al fine di poter riportare la discussione, oggi sterile su binari consoni e adeguati, capaci di indurre l’elettorato a riflettere e scegliere tra proposte alternative concrete. Oggi purtroppo l’alternativa non esiste, esiste solo il centrodestra che l’italiani continueranno a votare ad aeternum.












