La stravaganza che non si ferma neppure davanti al Covid19

Gli stravaganti a tutti i costi facciano un passo indietro domandò la propria ignoranza. La potranno riprendere a mano piene quando tutto questo sarà finito.

L’ottimismo è il sale della vita. Su questo non c’è nessun dubbio. E quando questo sale viene utilizzato per condire l’insipienza della nostra esistenza soprattutto in situazioni delicate come la pandemia da Covid19 è cosa buona e giusta, ma a determinate condizioni. Sta impazzano, sotto il vessillo dell’ottimismo a tutti i costi, l’hastag #andràtuttobene, un messaggio augurale che ha coinvolto le famiglie e soprattutto i bambini, loro sì vero motore dell’ottimismo. Una cosa bellissima e che condividiamo che però non deve dominarci nel senso che non ci deve far distogliere il contatto dalla realtà. Sotto il vessillo dell’ottimismo e del #andràtuttobene abbiamo assistito e stiamo assistendo a manifestazioni di giubilo come balli e canti dai balconi, flashmob che spesso sfiorano il ridicolo in un momento contingente come questo. Come in tutte le cose della vita bisogna essere equilibrati.

È comprensibile anche che stare tappati in casa a causa di questo maledettissimo virus porta a situazioni personali, interiori di ESASPERAZIONI che necessitano di essere esorcizzare, ma anche nella ricerca di valvole di sfogo non bisogna sfociare nel ridicolo o addirittura nel patetico. I Social in questo momento servono a socializzare a distanza, a farci compagnia, a leggere le notizie che interessano l’argomento principe di questa triste parte della nostra esistenza e non a stravaganze pericolose. Sì pericolose, perché potrebbero indurre qualcuno più ingenuo a pensare che quello che stia accandendo sia una cosa da niente.

NON È COSÌ. Chi è abituato a esibizionismi stravaganti nella vita di tutti i giorni, chi pensa di essere interessante attraverso forme di estrema “ostentatezza” delle proprie virtù artistiche (che nascondo molto spesso insipienza e ignoranza estrema) facciano un passo indietro mostrando per la prima volta si saper essere seri almeno davanti ad un nemico invisibile che sta provocando morti, feriti e prigionieri. Per le stravaganze e il ritorno alla vita di prima, quella sciocca e povera di contenuti, con l’aiuto di Dio, ci sarà tempo. Quando tutto questo sarà finito si potrà tornare a scegliere sull’eterno dualismo dell’essere e dell’apparire e quindi da quale parte stare. Per adesso speriamo che #andràtuttobene.