Paola – L’imbarazzante silenzio dei consiglieri comunali e delle forze politiche sulle questioni importanti della città

Dalle ultimissime vicende legate al nosocomio paolano traspare il fatto che Perrotta e PD ormai non parlino più tra loro, ma quello che sorprende è il silenzio delle altre forze politiche

PAOLA – Ma cosa sta accadendo all’interno della maggioranza che sostiene Roberto Perrotta? La domanda è più che lecita visti gli ultimi accadimenti come ad esempio l’ordinanza sulla interruzione del servizio idrico pubblicata sui social e poi puntualizzata con un post privo di valore giuridico;

la riproposizione di ordinanza avente lo stesso oggetto di quella già bocciata dal Tar;

la vicenda imbarazzante legata alla pubblicità via Facebook della repressione e la lotta all’abbandono dei rifiuti.

Per non parlare della ipotesi di un progetto di finanza sulla privatizzazione del servizio idrico dopo che agli stessi erano state date rassicurazioni, all’interno di una riunione di maggioranza, che lo stesso fosse stato ormai accantonato.

Dalle ultimissime vicende legate al nosocomio paolano traspare il fatto che Perrotta e PD ormai non parlino più tra loro, ma quello che sorprende è il silenzio delle altre forze politiche. Ad esempio non sappiamo quale sia il pensiero delle forze politiche di maggioranza e dei consiglieri comunali (una eccezione è rappresentata da Rete dei Beni Comuni) che ad oggi, non hanno speso neppure una parola su tutto ciò che sta coinvolgendo l’ospedale cittadino.

Fino a prova contraria il nosocomio Paolano rientra nella città di Paola e quindi rappresenta una struttura pubblica che investe l’interesse collettivo anche e soprattutto dei Paolani di cui i consiglieri dell’aula “Lo Giudice” sono i tutori. Ed invece nulla. Dopo il consiglio comunale aperto nel 2017 il silenzio assoluto. Allora ci domandiamo: questo silenzio imbarazzante è dovuto al fatto che le questioni sanitarie e le altre elencate, non siano di loro interesse? Non una parola spesa, non una opinione, non una idea, non una iniziativa, non un contributo per riportare la discussione su livelli istituzionali. Insomma il nulla. Un silenzio incomprensibile che non sarebbe neppure giustificato da dichiarazioni postume del tipo: “lavoriamo in silenzio“. Una giustificazione del genere sarebbe più imbarazzante del silenzio registrato anche perché del loro lavoro non c’è in giro alcuna traccia nemmeno a cercarla con il lanternino. È così che vogliono esercitare il loro mandato di consiglieri comunali? È così che le forze politiche si fanno garanti dei diritti dei cittadini di Paola? Tra questi, per onor del vero quelli che si sono distinti, oltre ai già citati appartenenti a Rbc Paola, sono stati il rappresentante della forza politica “Vivere Paola”, Franco Fedele e l’assessore del consorzio “Valle Lao”, Antonio D’Angelo.

Ad esempio a questi consiglieri comunali, agli assessori e alle forze politiche paolane poniamo una domanda già posta al sindaco di Paola ed ossia:

Che fine hanno fatto i lavori del terzo piano del vecchio blocco Ospedaliero (Autorizzati ad aprile 2020 perfino da Zuccatelli) dove è stata individuata l’area idonea per la realizzazione della terapia intensiva stabile e definitiva per come previsto dal decreto n. 91 del riordino della rete ospedaliera? 

Altra domanda.

Come mai nessuna forza politica, nessun consigliere comunale, nessun assessore parla della relazione Capristo che per prima ha individuato la terapia intensiva al terzo piano del vecchio blocco Ospedaliero, giudicando i posti del quinto piano come del tutto transitori e legati alla emergenza Covid?

Eppure ci sono gli atti ufficiali che sostengono quanto detto. Atti che abbiamo pubblicato e che sono quindi di dominio pubblico.

I cittadini avrebbero il giusto e sacrosanto diritto di avere una risposta sulle domande poste.

Speriamo in un loro risveglio che allo stato attuale appare difficile. Ma come si dice la speranza è l’ultima a morire.