FESTEGGIAMENTI 4 MAGGIO. IL CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI RELIGIOSE

Si attendono conferme sui fuochi pirotecnici (in forma ridotta) e su altre iniziative che potrebbero essere messe in campo dalla amministrazione comunale

PAOLA – Anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, i calabresi, i Paolani ed più in generale i tantissimi devoti di San Francesco di Paola, non potranno vivevere le tradizioni della festa dedicata al patrono della Calabria.

Una festa azzerata per ciò che riguarda il calendario dei festeggiamenti civili, ridotto quello relativo a quello religioso.

Le celebrazioni religiose tuttavia ci saranno tutte, anche se con variazioni sulla tradizione. Ad esempio l’accensione della lampada non avverrà il 2 maggio, giornata del patronato sulla Calabria, ma giorno 4 maggio quando il sindaco di Paola reciterà l’atto di affidamento della città al suo santo patrono e subito dopo il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì accenderà la lampada votiva.

Sante messe sono previste tutti i quattro giorni con il ritorno alla casa madre del Generale dell’ordine, p. Gregorio Colatorti che presiederà la santa messa di giorno 3 maggio, giornata del patronato sulla gente di mare.

I padri minimi hanno così pubblicato il calendario religioso. Vista l’emergenza covid sarà consentito l’accesso in chiesa ad un massimo di 370 persone. Per tutti gli altri sarà possibile seguire la diretta delle celebrazioni sui canali social, tutti i quattro giorni, e anche su La C TV, e Ten giorno 2 maggio. 

Fonti provenienti dalla amministrazione comunale parlano sempre più insistentemente di iniziative tipiche della tradizione del 4 maggio. Si parla infatti che alla mezzanotte del 4 maggio si terranno i classici Fuochi Pirotecnici (in forma ridotta) che concluderanno i festeggiamenti. Su questo è su altre iniziative si attendono conferme.

Nel frattempo sono tornate le luminarie. L’amministrazione comunale ha infatti, illuminato tutte le effigi del santo presenti in città.

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Il libro di Scopelliti è sostanzialmente una intervista realizzata in carcere all'epoca della sua detenzione dal giornalista, Franco Attanasio