“Non è l’Arena” – “Calabria amara” lo spaccato di una regione che merita molto di più
La trasmissione di La7 condotta da Massimo Giletti mette in luce lo spaccato di una Calabria che merita molto di più
“Non è l’Arena” di Massimo Giletti andata in onda ieri sera su La7 ha tracciato il profilo di una Calabria che un eufemismo considerare da brividi. Cecchi Paone non ha perso l’occasione per sciorinare i dati di indicatori economici che relegano la regione all’ultimo posto in Italia. A metterci la faccia è stato l’imprenditore Talarico, considerato da tutti il “re delle cravatte”, firmatario di una lettera di disapprovazione nei confronti del conduttore televisivo. “La Calabria è fatta da gente laboriosa e non è quella descritta in questa trasmissione” ha chiosato l’imprenditore calabrese che ha poi aggiunto “sono solo una piccola minoranza coloro che delinquono”. Affermazioni che hanno mandato su tutte le furie Cecchi Paone che in tutta risposta ha sostenuto che Talarico è uno di quelli che è “scappato dalla sua regione, facendo impresa a Roma”. Il giornalista ha sottolineato: “perché non sei rimasto in Calabria a fare impresa. Ritornaci e vedi come andranno le cose”.
Occorre dire che l’imprenditore di origini calabresi ha mostrato coraggio e determinazione nel difendere la Calabria, sentendosi in dovere di un ruolo che forse non era neanche suo ma lo ha fatto con grande dignità. Lo stesso ha dovuto poi quasi arrendersi davanti alla vicenda che vede indagati venti consiglieri comunali di Catanzaro accusati di assenteismo all’interno delle commissioni consiliari. Difronte all’eccessivo garantismo mostrato dal presidente del consiglio comunale del capoluogo di regione, Marco Polimeni, incalzato da Giletti e Cecchi Paone su dei filmati della procura di Catanzaro che ritraevano gli stessi consiglieri comunali all’atto della fuoriuscita dalle commissioni, anche lo stesso Talarico ha dovuto dissentire dalle parole di Polimeni. Lo stesso presidente del consiglio comunale tra l’altro aveva avuto una forte discussione con suo padre, il giornalista Lino Polimeni nel pieno di una sua trasmissione televisiva. “Pur essendo estraneo ai fatti avete il dovere morale di dimettervi tutti” ha urlato il padre di Marco che ha aggiunto “io ti ho insegnato a distinguere il bene dal male”. Quello che fa male è che questo è lo stereotipo della Calabria che tutti vedono o almeno vogliono vedere a convenienza. Ma non si può essere più che d’accordo con Talarico quando afferma che la Calabria non è solo questa, ma soprattutto la Calabria non può essere questa! Noi calabresi lo sappiamo ma è arrivato il momento di amare per davvero la nostra terra e difendere le nostre origini.