Bonus Covid – Aieta chiede chiarezza a Tallini

Il capogruppo dei Democratici e Progressisti scrive al presidente del consiglio regionale per fare chiarezza e sapere se ci sono consiglieri regionali percettori del bonus

REGGIO CALABRIA – Ma ci sono davvero dei consiglieri regionali che hanno avuto il coraggio di chiedere, e quindi ottenere, il “Bonus Covid” nonostante gli oltre 150 mila euro annui di stipendio? Non lo sappiamo, ma il dubbio che sia davvero successo questo (il che sarebbe l’ennesimo scandalo alla pari se non peggio della legge sui vitalizi) per il capogruppo in consiglio regionale dei Democratici e Progressisti, Giuseppe Aieta, è davvero forte, talmente tanto forte da spingerlo a scrivere al presidente della assemblea regionale, Domenico Tallini al quale chiede a chiare lettere di intervenire e fugare ogni dubbio davanti ai cittadini e all’opinione pubblica su questa vicenda che sta facendo discutere davvero tanto.

Lettera inviata dal capogruppo DP, Giuseppe Aieta, al presidente dell’assise regionale, Domenico Tallini

Ritengo che occorra fare chiarezza” scrive Aieta, ed ancora: “è necessario il suo pronto intervento in modo di fare chiarezza sulla posizione dei consiglieri in carica ai quali è fatto obbligo di trasparenza“. Qualche mese fa LaC News aveva chiesto ai consiglieri regionali in carica di firmare un modulo (liberatoria privacy) che desse il consenso all’INPS di divulgare i nomi, qualora ve ne fossero, di chi in consiglio regionale abbia percepito il “Bonus Covid“. Dichiarazione sottoscritta da molti ma non da tutti. La questione poi venne liquidata dal presidente Tallini che accolse come buona la “parola d’onore” data dai consiglieri regionali. Quella parola d’onore forse oggi non basta più vista la missiva di Aieta indirizzata proprio al presidente della massima assise calabrese con la quale si apre una questione formale tutta interna al consiglio regionale. Vedremo come finirà e soprattutto se ci sono davvero consiglieri regionali che hanno percepito agevolazioni economiche statali in tempo di Covid.