RBC e Progetto Democratico: Con la sua proposta Di Natale ammette la gestione fallimentare di Perrotta e la sua giunta

Con una nota stampa congiunta i due gruppi politici di minoranza analizzano la proposta del PD di azzerare l’esecutivo per dare spazio ad una giunta tecnica

PAOLA – Non c’è pace all’interno della maggioranza cittadina. Dopo il tentativo di Roberto Perrotta di passare il cerino nelle mani del PD nella speranza che ne rimanesse bruciato, oggi arriva il rilancio dei Democrat che hanno formulato la proposta di azzerare la giunta e di nominarne una tecnica di alto profilo con il rientro di Tonino Cassano. Un andirivieni di proposte che si alternano in modo quasi frenetico e che mettono ancor di più in imbarazzo un sindaco che fatica a trovare la quadra. Sulla vicenda sono intervenuti i rappresentanti politici di Rete dei Beni Comuni e Progetto Democratico che contano in consiglio comunale tre rappresentati, Giuliana Cassano, Pino Falbo e Anna Anselmucci. I rappresentati dei due movimenti politici hanno inteso rilasciare congiuntamente delle dichiarazioni. “Ancora una volta – sostengono RBC e Progetto Democratico – si assiste ad una pantomima in seno alla maggioranza con il sindaco che impotente demanda a Di Natale e al PD di trovare una soluzione alla crisi di maggioranza e con il PD che rimanda indietro una risposta proponendo di azzerare la giunta e nominarne una tecnica di alto profilo con il rientro di Cassano. Una proposta che dovrebbe offendere gli assessori in carica visto che sono stati considerati degli incapaci ed offendere le forze politiche di cui sono espressione. Una proposta del genere, quella del PD, è il chiaro messaggio di fallimento della azione politica-amministrativa della maggioranza. Un chiaro messaggio di sfratto rivolto al sindaco Perrotta e a quello che rimane della loro compagine politica. Chissà cosa ne pensano gli altri consiglieri di maggioranza di una proposta simile. Proprio loro che non sono stati minimamente presi in considerazione e tanto meno interpellati.

La proposta del PD di riportare Cassano in giunta ‘bonificando il terreno dalle mine’, come dichiarato dallo stesso vice sindaco, ci sembra davvero intempestiva e fuori tempo massimo dopo averlo costretto alle dimissioni. La realtà – aggiungono RBC e Progetto Democratico – è che la città langue in un pantano con un bilancio che ancora deve essere licenziato dalla giunta. In ogni caso sarà difficile chiudere il documento contabile senza il contributo di un assessore esperto alle finanze. La verità è che entro la scadenza già prorogata al 30 giugno i consiglieri attendono ancora di visionare le carte. Ci auguriamo – concludono i due movimenti politici – che i consiglieri comunali in carica abbiano un sussulto d’orgoglio e prendano atto che è del tutto inutile tentare di salvare il salvabile, anche perché di salvabile non c’è più nulla, e prendere atto che ormai si è giunti al capolinea”.