Politica, ecco come è cambiato il gradimento degli italiani nel 2019

I dati emergono dal primo sondaggio politico del 2020 realizzato da YouTred e Agi che fotografa l’andamento dei partiti nell’anno appena trascorso

ROMA – Con le elezioni regionali in Calabria ed in Emilia Romagna alle porte, la curiosità di scoprire l’andamento dei partiti attraverso i sondaggi è davvero grande. Il primo realizzato nel 2020 è stato quello effettuato da YouTrend e Agi che hanno tracciato l’andamento delle forze politiche nell’intero arco del 2019. In sostanza si è captato l’umore degli elettori all’inizio dell’anno appena passato e quello registrato alla fine dello stesso anno. L’attenzione è riversata sui segni “più” e i segni “meno” incassati dalle varie sigle che potrebbero essere indicative anche sull’esito delle elezioni nelle due regioni dove si terrà la consultazione elettorale. Tuttavia, quando si parla di sondaggi occorre procedere con molta cautela. Non sempre i risultati delle interviste sono sempre corrisposti a quelli elettorali, anche se vi è da dire che l’affidabilità che oggi offrono sono molto più elevate rispetto al passato. Ed allora vediamo insieme come la pensano gli italiani. Partiamo con la LEGA di Salvini. Il “Carroccio” tra l’inizio del 2019 e la fine dello stesso ha tenuto botta alla burrascosa uscita dal governo risultando per lo più stabile. Per i leghisti solo un leggero calo dello 0.5% con percentuali pari a 31,7% (inizio anno 2019) e un 31,2% (fine anno 2019). Con questi risultati, se confermati dagli elettori la LEGA si conferma non solo il primo partito del Centrodestra ma anche in Italia. Migliora, ance se non di tanto la situazione del PD. L’entrata in governo ha fatto crescere il gradimento attorno al partito di Zingaretti che registra un segno “più” quantificato nello 0,6%. Ad inizio 2019 era al 18,1% a fine anno 2019 a 18,7%. Le dolenti note giungono per i grillini.

Il Movimento Cinquestelle perde quasi dici punti (-9,7%) passando dal 26% al 16,3%, percentuale, questa, che lo fa arretrare al terzo posto della speciale classifica alle spalle dei Democrat che conquistano la seconda posizione. Ma se Di Maio non gioisce quella a gongolare è Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia, che in soli dodici mesi guadagna ben 6,6 punti percentuali. Un balzo notevole che la vede, alla fine del 2019, quarta forza partitica in Italia con un lusinghiero 10,6% (4% inizio 2019). Ancora in calo la compagnie del “Cavaliere di Arcore”. Forza Italia cede il passo proprio alla Meloni arretrando di 2,1 punti percentuali. Per la compagine berlusconiana la percentuale di gradimento ad inizio 2019 era dell’8,6% mentre alla fine dello stesso anno scende al 6,5%. Bene le altre forze di governo di sinistra. Italia Viva di Renzi, non presente nel panorama partitico nazionale ad inizio anno, chiude il 2019 con un una percentuale che sfiora il 5% (fine anno 2019 – 4,8%). La Sinistra passa dal 2,7% al 2,9% con un incremento di 0,2 punti percentuali, mentre gli “Altri di Centrosinistra” registrano un incremento consistente passando dal 2,2% di inizio 2019 al 5,3%  di fine anno.