La bella storia di Eugenio Raimondo, il medico che cura i diversamente abili

Una storia, lunga una vita, fatta di professionismo e sensibilità verso i più deboli messa in luce dalle telecamere del Tg2-Costume e Società

ROMA – Oggi ci occupiamo di un argomento delicato, la disabilità e lo facciamo parlando di un uomo, un professionista dalle doti umane e professionali davvero invidiabili. Si tratta di Eugenio Raimondo, per tutti i suoi amici Marcello, medico chirurgo odontoiatra che ha dedicato la propria esistenza a curare pazienti affetti da disabilità. Paolano di nascita e romano di adozione, Marcello non ha mai dimenticato quale fosse la missione principale di un “dottore”, ed ossia curare le persone ed in modo particolare quelle più sfortunate di tante altre. Di lui ne ha parlato, in un servizio bello e commovente, il Tg2, all’interno della sua rubrica “Costume e Società”. Il dottore Raimondo da sempre, sin da quando ha iniziato la sua professione, ha guardato con occhio più che benevolo verso coloro che la società pone spesso ed ingiustamente ai margini, mosso con ogni probabilità, proprio come sottolineato dalla collega Gambardella nel suo servizio, da una sensibilità che va ricercata all’interno della sua famiglia di origine. Amato non solo dai genitori, Marcello Raimondo è l’idolo dei suoi pazienti che riescono a trovare conforto medico nelle sue amorevoli cure e quelle dello staff dei suoi collaboratori.

Colpiscono, all’interno del servizio giornalistico targato Rai, le parole di una mamma di un uomo affetto dalla sindrome di down: “nessuno voleva curare mio figlio. Solo il professor Raimondo ha avuto questa capacità”. Sì, si parla proprio di capacità, quelle che il professionista paolano sfodera davanti ai suoi pazienti. Quelle capacità di rassicurare, di mettere a proprio agio persone che hanno bisogno di maggiore attenzione e soprattutto di maggiore pazienza per poter affrontare cure mediche. Ed allora non sorprende se nel suo centro odontoiatrico romano, e nelle cliniche in cui opera, giungano persone da ogni dove per poter affidare alle sue mani premurose la soluzione di problemi che altri medici non sono riusciti o ancor peggio non hanno voluto risolvere magari per un approccio privo della giusta delicatezza. Il suo sogno? Realizzare tre grossi centri per la cura di persone diversamente abili. Uno al nord, uno al centro e un altro al sud della nostra penisola. Scrivere oltre sarebbe facile per noi ma lo riteniamo superfluo per il semplice fatto che forse sarebbe più giusto avvicinarsi a queste realtà anziché guardarle dall’esterno come degli spettatori disinteressati. Pertanto, vi lasciamo alle immagini del bellissimo servizio realizzato dai colleghi del Tg2-Costume e Società.

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