PAOLA – Progetto Democratico e RBC, un fondo di solidarietà per i commercianti

Mentre molti consiglieri di maggioranza e dell’ala destra della opposizione sembrano essere svaniti nel nulla ad intervenire è l’ala sinistra della minoranza consiliare

PAOLA – Mentre la gran parte dei consiglieri di maggiornanza  insieme all’ala destra della minoranza consiliare sembra essere sparita nel nulla visto il loro imbarazzante atteggiamento silente difronte a tutto ciò che accade, abdicando di fatto al loro  ruolo ciritco, propositivo e di controllo, a generare spunti sul tavolo del dibattito politico sono ancora una volta Progetto Democratico e Rete dei Beni Comuni, che vantano all’interno dell’assise comunale tre consiglieri. L’ala sinistra della opposizione l, con un documento chiarisce alcuni aspetti ed in particolare  le due posizioni da tutelare in questo momento ed ossia:

  • da un lato continuare a garantire la salvaguardia della salute dei cittadini,
  • dall’altro consentire a chi non percepisce un’entrata da settimane di riaprire la propria attività in sicurezza.

Alla luce dell’ultima ordinanza emanata dalla governatrice Santelli – scrivono Prog. Dem. e RBC – comprendiamo il dato economico e sociale, tuttavia quello che preoccupa in questo contesto è il fine politico del provvedimento. È strano che atti simili siano stati promulgati nello stesso momento dai governatori di centrodestra. Un’ordinanza non può essere emanata dalla sera alla mattina senza stabilire prima protocolli di sicurezza e di comportamento concertati con le associazioni di categorie di appartenenza e parti sociali. Non è ancora il tempo della fiducia, serve responsabilità almeno fino a quando non ci sarà una cura o un vaccino contro il virus. Le Regioni non possono diventare strumento di rivalsa da parte dei gruppi di opposizione nei confronti dell’azione del governo. Oltre a mettere a rischio la tenuta democratica del Paese, ciò rappresenta un pericolo per la ripresa della pandemia.
Per quanto riguarda la riapertura di alcune attività, come dicevamo, ciò deve avvenire nella massima sicurezza degli esercenti e dei clienti. È innegabile che per ripartire è necessario sostenere bar, ristoranti, negozi e tutte le piccole imprese locali che rappresentano una parte fondamentale dell’economia della città e della regione.
Allo stesso modo, occorre programmare ogni singola ripartenza, senza fretta e con intelligenza. Nulla deve essere lasciato al caso. Occorrono delle linee guida comuni e dei protocolli emanati dalle competenti autorità ministeriali, regionali e comunali. Solo attraverso regole certe sarà possibile limitare le occasioni di contagio. Oltretutto per alleviare la crisi provocata dell’emergenza covid-19 servono degli aiuti economici e una coraggiosa azione di defiscalizzazione delle tasse locali. Da mesi sosteniamo la necessità di costituire un fondo di solidarietà specifico per essere vicini proprio alle famiglie, commercianti, artigiani, partite iva in genere e piccoli imprenditori”. 

La disamina della minoranza si sposta poi su fattinsquisamente politico locali
Continua a lasciarci perplessi invece l’atteggiamento di quei politici che pensano di governare una città, una regione, a colpi di post facebook. La vita reale è tutt’altra cosa. Un esempio fra tutti. Nei giorni scorsi la stampa locale riportava la notizia che il PD paolano, attraverso le sue rappresentati consiliari, ha proposto lo stop al pagamento della tosap. Molto bene, se non fosse che, contemporaneamente l’amministrazione comunale annunciava su facebook di aver già previsto e messo in programmazione come atto di indirizzo l’adozione di questa misura lo scorso 1 aprile.

È paradossale che la mano destra non sappia quello che fa la sinistra.
Per quanto ci riguarda il 15 marzo, a mezzo posta elettronica certificata, avevamo presentato a firma della Consigliera Giuliana Cassano alcune proposte agli amministratori, tra cui quella della sospensione tosap, ma anche riduzione tari e tassa servizio idrico. Tali proposte erano state condivise immediatamente anche dai Consiglieri Falbo e Anselmucci. Alcune di queste sono state messe in programma dalla giunta. Bene, aspettiamo gli atti ufficiali. Oggi diciamo che, oltre a sospendere e abbattere la tassa sull’occupazione degli spazi pubblici, occorre ampliare gli stessi mettendo a disposizione dei commercianti, ristoratori e bar adeguate superfici per garantire le distanze di sicurezza e il rispetto delle direttive dell’ultimo DPCM. In sostanza, pari opportunità a tutti gli esercenti. Altro suggerimento è quello di adottare da parte del Comune un’istruttoria semplificata per la richiesta di utilizzo di spazi comunali o per l’ampliamento di quelli già in uso.
Di fronte alla drammatica situazione, continueremo ad essere propositivi nei confronti dell’amministrazione e resteremo al fianco di famiglie e di commercianti, lontani dai populismi e dagli annunci social, ma nei fatti, perché solo restando uniti si potrà superare la fase di crisi.