Paola, la Presidenza del Consiglio balla tra PD e PSI-Articolo Uno

La sfida interna al Psi è tra Politano e D’Andrea, ma la papabile sembra essere la Sciammarella (PD)

PAOLA – Quella sulla presidenza del consiglio comunale è la notizia che sta rimbalzando più di tutti sulle cronache cittadine. Accantonato il discorso con IdM (il sindaco ritiene chiusa la partita con De Cesare e Aloia) che tuttavia si è riavvicinata alla maggioranza dopo il defenestramento subito in piena campagna elettorale, sia apre la fase successiva che mira ad individuare la persona giusta che dovrebbe andare a sostituire Di Natale sullo scranno più alto dell’aula “Lo Giudice”. Innanzitutto occorrerà attendere le dimissioni del presidente del consiglio che si dimetterà, per ovvie ragioni, solo dopo la proclamazione degli eletti in consiglio regionale, poi si dovrà procedere alla sua sostituzione. Nel borsino delle quotazioni, le azioni di alcuni consiglieri comunali salgono e scendono secondo gli umori dei singoli consiglieri comunali. Giovanni Politano è il nome caldo delle ultime ore anche se l’ultima disponibilità data da Pino D’Andrea a ricoprire la carica in questione è un fatto di non poco conto. D’Andrea appartiene allo stesso gruppo consiliare di Politano (PSI – Articolo Uno) e questo vuol dire solo una cosa che all’interno dello stesso gruppo consiliare non vi è unità di vedute su questo tema. Ma vi è anche chi sospetta che il nominativo di D’Andrea sia stato tirato fuori dal cilindro per generare una confusione strategica che alla fine servirà per tirare la volata a Barbara Sciammarella (PD) che, secondo voci accreditate (e come anticipato da noi nei giorni scorsi), è la vera papabile alla carica di Presidente del Consiglio Comunale.

Un gioco di strategie che vede ancora una volta, oggi più di ieri, il Partito Democratico (forte di tre consiglieri comunali e di un consigliere regionale) fare il bello ed il cattivo tempo in seno alla maggioranza di governo. La Sciammarella secondo il PD paolano sarebbe meritevole di questa carica per essere rimasta fedele al neo consigliere regionale di “Io Resto in Calabria”. Il tandem Di Natale-Perrotta dunque non sembra intenzionato a fare sconti a nessuno, soprattutto a quei consiglieri comunali che hanno votato candidati diversi da quello individuato dalla giunta comunale. Lo stesso nominativo di D’Andrea è un chiaro segnale al resto della maggioranza “regional-dissidente”. Così la partita potrebbe spostarsi sulle sigle dei partiti. In sostanza se dovesse toccare al PD (come probabile che sia) la presidenza andrebbe a Barbara Sciammarella (che ha votato alle regionali in linea con il sindaco); se dovesse toccare al PSI-Articolo Uno la presidenza andrebbe a Pino D’Andrea (anche lui allineatosi alla volontà regionale Di Natale-Perrotta). A rimanere completamente fuori dai giochi sarebbero, oltre a Politano, anche Ollio e Grupillo. La loro “messa al bando” tuttavia non provocherebbe problemi di numeri alla maggioranza che ha già recuperato Aloia e incassato l’appoggio di Maria Pia Serranò. Inoltre, comunque vadano le cose, appare del tutto improbabile che il tandem Politano-Ollio possa prendere una posizione ufficiale staccandosi dalla maggioranza e passare all’opposizione. La situazione è in piena evoluzione. Vedremo cosa accadrà.