Paola – Il PD tenta di recuperare Cassano che declina l’invito

L’estremo tentativo dimostra come i democrat e Perrotta ormai sono su posizioni completamente opposte.

PAOLA – La maggioranza cittadina è ormai all’ultima spiaggia. Aver spinto Tonino Cassano alle dimissioni, come avevamo anticipato con un nostro articolo, è stato come lanciare per aria un boomerang che è ritornato indietro pieno di dissenso da parte dei cittadini. Tutti (dinataliani, perrottiani e consiglieri in sala d’aspetto), anche se non apertamente, hanno sperato fino all’ultimo che Cassano si dimettesse per trovare finalmente la quadra per ottenere le tante agognate visibilità politiche. Ma alla fine l’atto del vice sindaco ha innescato uno tsunami generato dalle critiche negative dei cittadini che ha investito la credibilità di tutta l’amministrazione comunale. L’unico con più acume politico a rendersi conto, seppur in ritardo, dell’errore commesso e a tastare il polso della opinione pubblica, è stato Graziano Di Natale che ha tentato l’ultima carta, quella di convincere il dimissionario vice sindaco di rientrare in giunta. Il PD facendo saltare la riunione di maggioranza per incontrare preliminarmente Tonino Cassano ha lanciato un segnale chiaro e indiscutibile a Roberto Perrotta, ed ossia: PD e sindaco sono su posizioni completamente diverse. Entrambi d’accordo fino alle dimissioni di Cassano, oggi si trovano lontani mille miglia gli uni dall’altro, questo perché mentre da una parte Perrotta rimane fermo sulle proprie posizioni il PD ha ammesso il suo errore di valutazione politica. Da qui si è arrivati all’incontro di oggi pomeriggio. I democrat, per correre ai ripari, hanno tentato tutte le carte per far desistere Cassano dal suo intento, cercando di fargli ritirare le dimissioni questo perché con Cassano fuori dalla giunta a perdere la faccia sarebbero tutti, PD compreso. Ma purtroppo il tentativo di recupero dei Democrat non è andato a buon fine. Cassano, nonostante le rassicurazioni ricevute non ha ceduto e quindi si può considerare ufficialmente chiusa la sua esperienza amministrativa. Ma adesso si apre una questione di credibilità politica. Se il PD incontrando Cassano di fatto ha ammesso l’imprudenza di non averlo difeso quando era tempo, potrebbe, per recuperare nella opinione pubblica, rivoltataglisi contro, giocarsi una carta importante.

Visto che si trova su posizioni diametralmente opposte a quelle di Roberto Perrotta, potrebbe rimettere tutte le deleghe e staccare la spina prima del tempo ponendo la parola fine a questa amministrazione. Solo così il PD recupererebbe sull’errore compiuto. Questa non è una ipotesi da escludere perché Di Natale non è l’ultimo arrivato in politica e sa benissimo che senza il consenso popolare non si va da nessuna parte. Oggi, con il tentativo di recupero di Cassano, lui è l’intero PD hanno mostrato di avere più acume politico di tutti all’interno della amministrazione, e quindi per non incappare in un ulteriore e più grave errore potrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere conseguenziali al cammino ormai intrapreso. In caso contrario commetterebbero un secondo e più grave errore che potrebbe trasformarsi in un boomerang ancor più pericoloso di quello delle dimissioni del vice sindaco. Una cosa è certa al momento, Perrotta e PD si trovano su posizioni completamente opposte, se da domani dovessero ritrovarsi nuovamente insieme è perché il PD avrà deciso di cambiare nuovamente strada. Vedremo cosa accadrà.