Elezioni – L’analisi del voto a Cetraro e San Lucido

Ecco cosa è accaduto a Cetraro e a San Lucido nelle appena concluse elezioni comunali

TIRRENO COSENTINO – Non si può certo dire che le elezioni comunali non abbiano sortito delle sorprese soprattutto nella città di Cetraro, dove un sindaco laborioso e attrattore di finanziamenti (38,8 milioni di euro) come Aita sia uscito sconfitto da una competizione che sembrava un “tutti contro uno” fomentato dal PD, e quell’uno non era Aita ma Giuseppe Aieta. Aieta da politico navigato questo lo sapeva bene ma nonostante tutto non ha voluto abbandonare il suo sindaco e amico Aita, cosa che invece hanno fatto i suoi ex amici e assessori-avversari in carica, cosí ha portato in dote ben 744 voti che però non sono serviti per la vittoria finale ma per lo meno hanno consentito una sconfitta onorevole ad Aita. Ma per l’onorevole regionale, autore del “capolavoro Cetraro”, divenuta in 15 anni città aperta e attraente la ripartenza è già iniziata e c’è da scommettere che alla fine anche chi oggi si appresta a governare la città non potrà fare a meno di un guerriero della politica come lui.

Ma la sorpresa più grande è stata sicuramente quella offerta dalle urne di San Lucido dove De Tommaso, considerato in campagna elettorale come uno “straniero” è riuscito a mettere in fila più di 130 voti in più rispetto ad un più accreditato ed autoctono Luigi Novello. Ma cosa è successo a San Lucido? Sicuramente la sconfitta di Novello proviene da lontano, anche se non troppo, ed è retrodatata alla competizione regionale di gennaio 2020, allorquando il fisioterapista sanlucidano fece l’infausta scelta di candidarsi nella Lega di Salvini. Una candidatura che gli è costata un posto quasi certo a Palazzo Campanella. In quella occasione il segnale della sconfitta elettorale venne proprio da San Lucido dove poco meno di 1.100 voti fermarono la corsa di Novello verso il consiglio regionale. Troppo pochi, rispetto a quelli raccolti nel resto della provincia. Eppure questo doveva essere un segnale chiaro. I sanlucidani, con una forte tradizione di sinistra, non glielo hanno perdonato. Un mancato perdono che si è portato dietro nonostante la sua fuoriuscita dal partito “verde” e che si è ripercossa anche nelle elezioni comunali dove la poi rinnegata scelta salvinaiana, ha agevolato il randevoux di storici nemici politici ritrovatesi tutti insieme a sostenere Cosimo De Tommaso. Mai scelta fu così giusta, vista la vittoria finale. Ma forse ci sono anche altri due aspetti che hanno pregiudicato la vittoria di Novello ed entrambi riguardano la conduzione della campagna elettorale. La prima è stata la troppa convinzione e sicurezza ostentata da Novello e dalla sua lista di candidati, nel considerare la vittoria finale come una cosa quasi scontata. Si sà, presentarsi troppo fiduciosi e manifestare questa fiducia in modo troppo palese alla fine permette di raccogliere qualche applauso in più nelle piazze ma poi sortisce l’effetto contrario nelle urne. La seconda è sulla visione, sulla idea di città data dai due candidati durante la campagna elettorale. Troppo incentrata su San Lucido e chiusa all’interno dei suoi confini, quella di Novello; aperta e di più ampio respiro quella di De Tommaso che ha prospettato un modello di città aperta. Come dire questa volta il “patriottismo” duro e puro non ha pagato. Però adesso a De Tommaso spetta il compito di tenere insieme diverse anime e sensibilità politiche, cosa che non sarebbe stato un problema per Luigi Novello vista la chiara appartenenza a un unico schieramento. De Tommaso dovrà dimostrare sin da subito di essere capace di sfoderare doti di stratega e di mediatore oltre a quelle di buon amministratore. Ma lui, come ha avuto modo di dichiarare anche a noi di Mimmo Abramo Notizie, sembra avere le idee molto chiare e questa sicurezza proviene con ogni probabilità dal fatto di aver messo le cose in chiaro sin da subito, sin dalla sua designazione a candidato a sindaco. Dalla sua ha un mix di giovani e veterani della politica che potrebbero offrire la giusta freschezza e la giusta esperienza per governare bene la città. Insomma dopo la campagna elettorale e dopo le elezioni è arrivato il momento di governare. In bocca al lupo.