Consiglio Regionale – La sinistra parla due lingue diverse e la Santelli coglie al balzo l’occasione per difendere le sue scelte

Alla concretezza e all’equilibrio politico di Aieta fa da contraltare il “mea culpa” del duo Guccione-Bevacqua che offrono la sponda giusta alla presidente Santelli

REGGIO CALABRIA – “Su alcune cose siamo d’accordo come i provvedimenti dell’assessore Gallo per il sostegno alla pesca, ma su altri non possiamo essere che contrari“. Così il consigliere Giuseppe Aieta ha commentato a Palazzo Campanella nel suo intervento in aula prima della votazione sul Bilancio. Il suo intervento aperto, coerente ed equilibrato. Non ha rinnegato la sua esperienza in maggioranza con Oliverio difendendo le scelete fatte utilizzando, quello che ha definito “discernimento” sottolineando più vole. “Avreste dovuto utilizzare il metodo del discernimento e non lo avete fatto. Quello che si approvano oggi non sono più i bilanci che si vota vano in passato, vige il metodo della armonizzazione contabile che non consente più di considerare gli stessi delle grandi praterie su cui dire e fare ciò che si vuole. Non possiamo essere d’accordo con la legge 24 laddove si prevede il disimpegno verso quei comuni che avevano avuto finanziamenti fino al 31 dicembre 2018 che al 30 Giugno 2020 saranno disimpegnati e per la quale la legge prevede due anni mentre io avevo proposto di portarla a tre“.

Ma l’opposizione usa linguaggi diversi con Bevacqua e Guccione che si corspargono il capo di cenere.
Serve un “mea culpa” per gli errori commessi nel passato – ha sottolineato Bevacqua – dobbiamo fare in modo che la classe dirigente diventi degna di questo nome e rispetti le regole. Purtroppo ci troviamo ad approvare un bilancio senza avere avuto modo di confrontarci in Commissione e con le parti sociali“. Un intervento che resta in linea con quella assunta quando nella passata legislatura rappresentavano un forte oppositivo interno a Oliverio.
Carlo Guccione (PD) va addirittura oltre rispetto al suo capogruppo “chiedendo scusa per l’eredità pesante lasciata da Oliverio“.
È chiaro che la situazione all’interno del PD sia ancora aperta con uno scontro fratricida che alla fine ha determinato la sconfitta elettorale di Pippo Callipo che alla fine dei conti non è sembrata la migliore scelta per il centrosinistra calabrese.
Una sponda quella offerta in modo clamoroso dal duo Bevacqua-Guccione che è stata presa al balzo dalla governatrice Santelli che ha rincarato la dose.
Quella che abbiamo ereditato è una situazione disastrosa. Quello che grava maggiormente – ha tuonato la Santelli – è grave la massa debitoria dei Comuni e gli inaccettabili gli sprechi degli enti sub-regionali. Avremo molto da fare per presentarci con la schiena dritta davanti alla Corte dei Conti“.