A Roccasecca si parla dei “Briganti di Frontiera”
Se ne discute in un convegno organizzato per giorno 23 Novembre
di Nicoletta Toselli
ROCCASECCA – Il grande Brigantaggio, ovvero quel fenomeno di opposizione armata all’Unità d’Italia, avvenuto nell’ex-Regno delle Due Sicilie e nello Stato della Chiesa nel decennio 1860-1870, resta un argomento di accesa discussione, malgrado i fiumi di inchiostro versati negli ultimi cinquant’anni e gli schieramenti opposti degli storici che lo hanno analizzato da prospettive diverse.
Il brigante è nella storia d’Italia. Si è affermata prepotentemente la sua presenza in alcune fasi importanti del nostro passato come quella di una volontà ribelle che si realizza in un destino violento.
Tuttavia, liberato da pretese giustificazioni, è possibile un dibattito che possa con grande onestà intellettuale analizzarne la figura e le azioni nel contesto socio-culturale e storico di appartenenza. È una istanza che si riconnette con la necessità di riscoprire le proprie radici nel mondo contemporaneo in cui molteplici identità culturali diverse cercano di dialogare e di incontrarsi, ognuna portando con sé il proprio retaggio.
Questo è il senso del VII convegno di studi storici sul brigantaggio dal titolo “Briganti di Frontiera” che si terrà sabato 23 novembre alle ore 16.30 presso la Sala San Tommaso a Roccasecca. In un intervento che si delinea come un dialogo tra Fernando Riccardi e gli storici Maurizio Zambardi e Salvatore D’Onofrio, verranno discusse le figure dei briganti Domenico Fuoco e Cosimo Giordano.
I lavori saranno introdotti da una breve introduzione a cura di Maria Scerrato ed arricchita da uno stand librario con le novità editoriali.
L’Amministrazione Comunale che ha patrocinato l’evento sarà rappresentata dal Sindaco Avv. Giuseppe Sacco e dall’Assessore alla Cultura, Avv. Valentina Chianta.