Spirlí accende la lampada votiva di S. Francesco di Paola

Prima dell’atto votivo il commosso discorso del presidente Spirlì e del sindaco Perrotta.

PAOLA – Una giornata sommessa a causa del covid, una festa in tono minore quella dedicata al santo patrono della Calabria, ma non per questa priva di quei significati pregnanti che ogni anno infiammano i cuori dei calabresi. Il 4 maggio di quest’anno ha un significato particolare perché è il secondo in questa era pandemica, perché è il primo senza il presidente Jole Santelli che con devozione e commozione lo scorso anno ha acceso la lampada votiva in nome e per conto di tutti i calabresi.
Questa mattina al santuario, insieme al sindaco Roberto Perrotta, c’erano le autorità civili e religiose, ma anche quelle politiche e istituzionali rappresentato nella loro massima autorità regionale con il presidente ff, Nino Spirlí che prima di accendere la lampada votiva ha parlato a braccio, oroferendo parole commoventi e piene di significato che hanno fatto breccia dei fedeli presenti nella nuova aula liturgica. Un consenso espresso con molti applausi che hanno interrotto più volte il suo dire. “Dalla pandemia – ha affermato Spirlí – nonostante le difficoltà di una sanità derubata e saccheggiata nel corso dei decenni, né usciremo prima e meglio degli altri, questo perché noi calabresi abbiamo la fede“.
Commosso e commovente anche l’appello in chiave sanitaria da parte del sindaco Perrotta: “È necessario fare di più in sanità anche se qualcosa si sta già facendo con risultati visibili. Occorre riaprire gli ospedali e procedere con le assunzioni di medici e infermieri”. Poi il ricordo personale di Perrotta di Jole Santelli: “Ti ricorderemo sempre – ha affermato il sindaco di Paola – come persona illuminata. A noi non rimane che raccogliere il tuo esempio di donna e amministratore innamorata della tua terra, la Calabria“.

Tutta la cerimonia è stata ripresa e trasmessa sui canali social da Paola TV e da LAN Produzioni.

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