SCUOLA – Riapertura ritardata. Dura presa di posizione di Rete dei Beni Comuni

“Si tratta di una decisione esclusivamente politica che non ha tenuto conto delle famiglie e dei dirigenti scolastici”

PAOLA – Non si placa la polemica sulla tardata ripartenza dell’anno scolastico nella città di Paola. La scelta della maggioranza, invitata dal PD ad “accogliere” la proposta di rimandare l’apertura dei plessi scolastici al 28 settembre, poi sfociata in una ordinanza del sindaco, ha scatenato una serie di polemiche che hanno investito l’amministrazione comunale. Dopo Progetto Democratico ad intervenire è l’altra ala della minoranza, Rete dei Beni Comuni che ha diramato una nota stampa. Questi scrivono:
“L’amministrazione comunale di Paola (CS) guidata da Graziano Di Natale e Roberto Perrotta, tramite ordinanza sindacale, ha posticipato l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio comunale dal 24 al 28 settembre.
I nostri ragazzi non sono strumento di rivalsa politica per andare contro alla decisione della giunta regionale che ha stabilito un’apertura unica per tutte le scuole calabresi al 24 settembre. La decisione presa assume una rilevanza ancor più grave perché non concordata con le famiglie e i dirigenti scolastici. È stata una mera presa di posizione politica.
In un clima di diffusa incertezza, è sbagliato creare ulteriore confusione per famiglie, studenti e insegnanti.
Inoltre, ancora una volta, il duo Di Natale-Perrotta ignora le più basilari leggi in materia mettendo seriamente a rischio la validità dell’anno scolastico.
Secondo l’art. 74 del D.lgs. 297/94 “allo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni”. Per non parlare del rischio per i docenti che a Paola svolgeranno il loro anno di prova.
Se si parte in ritardo inevitabilmente bisognerà posticipare la chiusura della scuola a fine giugno 2021, con la difficoltà – in piena pandemia – di procedere a interruzioni straordinarie qualora dovessero verificarsi situazioni di rischio o pericolo di diffusione del contagio.
Insomma si tratta di una decisione che non andava presa alla leggera, dettata più da stratagemmi politici che da esigenze legate alla sanificazione dei locali.

Per un’amministrazione efficiente e responsabile tre giorni erano più che sufficienti per far ripartire in sicurezza le lezioni scolastiche.
Piuttosto scelgano un altro argomento per continuare la loro infinita campagna elettorale.
Diversa invece è la situazione in comuni come Cetraro e Corigliano Rossano dove sono stati costretti a posticipare l’apertura a causa delle indagini epidemiologiche in corso tra la popolazione.
A Paola, per fortuna, la situazione è tranquilla e sotto controllo.
Pertanto non si ravvedono esigenze tali da giustificare una simile ordinanza se non l’utilizzo dei nostri ragazzi come oggetto per condurre le loro beghe politiche.
Mentre per quanto riguarda il testo dell’ordinanza imposta al sindaco Perrotta, essa è di per sé contraddittoria e ingiustificata. Infatti mentre da un lato il Sindaco ribadisce (nella “presa d’atto”) che tutti i plessi scolastici sono pronti per l’apertura grazie al lavoro sinergico svolto dai vari enti e istituzioni pubbliche, dall’altro lato (nel “tenuto conto”) specifica che tale rinvio dell’apertura della scuola è necessario perchè i Dirigenti scolastici hanno ancora questioni irrisolte da affrontare legate agli arredi e ad una più attenta sanificazione. Delle due l’una. O si era pronti ad aprire in tutta sicurezza già per il 24 settembre oppure ancora una volta siamo di fronte ai ritardi e alle inefficienze dell’amministrazione pubblica che si stanno cercando di nascondere dietro l’emergenza Coronavirus.
Con la salute dei ragazzi non si scherza e generare ulteriore confusione, oltre che sbagliato, è moralmente inaccettabile.
In tutto ciò esprimiamo vicinanza e gratitudine ai Dirigenti scolastici, personale ATA, corpo docenti, studenti e famiglie per la pazienza dimostrata e il lavoro svolto per consentire ai nostri ragazzi di frequentare in sicurezza le lezioni del nuovo anno scolastico.
L’augurio, infine, è rivolto proprio ai nostri giovani affinché con lo studio sappiamo affermare la propria libertà al cospetto di una politica che ci vuole sempre più sudditi e meno cittadini. Nell’epoca dei “diritti negati”, l’unica arma per affrontare la diffusa disinformazione e per non cadere nei tranelli della falsa politica è solo quella dell’indipendenza di pensiero. Pertanto siate liberi e lottate per esserlo sempre, in ogni circostanza e contro ogni ostacolo.
Buon anno scolastico”.