Nascono I Circoli della Lega del Meridione

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Tiziana Demma, il presidente dei “Circoli del Meridione”

La necessità di un Cambiamento e la ricollocazione corretta del Movimento nel rispetto dei suoi
principi statuari e della Sua “Mission ab origine”, ha implicato una scelta dovuta nel rispetto delle
Regole, del Dialogo e della Democrazia nella quale ogni Azione non deve essere il risultato
dell’arbitrio o degli interessi di uno solo o di pochi. E’ un atto di chiarezza e un’assunzione di
responsabilità dovuta.
I Circoli, ribadiamo, si collocano nel Centro Destra dell’arco parlamentare nazionale e nel
perseguimento dei propri scopi statuari, hanno come obiettivo la promozione e lo sviluppo del Sud
attraverso i valori della legalità e della giustizia, rilanciando così una sfida importante a tutto il nostro
Paese.
Siamo alla griglia di partenza, fase 2. Le sfide che ci attendono sono molto complesse, implicano uno
sforzo maggiore anche nei confronti di un’Europa che ha mostrato il suo volto peggiore e un governo
che ha fallito nella gestione della macchina italiana. Non possiamo farcela se non ricomponiamo la
Squadra dal Sud al Nord dell’Italia senza lasciare indietro proprio nessuno.
I Circoli sono pronti a dare il loro necessario contributo in prima fila nella coalizione del Centro
Destra affinché la nostra splendida Nazione possa superare prima possibile i notevoli problemi
economici che la pandemia ci lascia in eredità ed è proprio a voler simboleggiare da queste macerie
una nuova rinascita del Meridione e con essa l’Italia tutta, i Circoli rinnovano il proprio simbolo.
Aperti a tutti coloro che vorranno unirsi alla nostra Missione aborrendo gli infruttuosi e poco
eleganti litigi che purtroppo caratterizzano la politica di questi ultimi tempi.
Chiudiamo le porte dei Circoli a chiunque abbia smesso di condividere la nostra linea di pensiero,
liberi di farlo, ma fuori dal nostro Simbolo.
Un grazie ai Circoli che nella scelta di una Donna alla Presidenza hanno voluto consolidare e
privilegiare una sensibilità più attenta alla rivalorizzazione del suo ruolo nella società più aperto
all’ascolto sociale e all’innovazione costruttiva”.