MORTE IN GREMBO, LA REGIONE AVVIA INDAGINE

VIBO VALENTIA – La procura di Vibo Valentia ha predisposto l’autopsia su feto morto, portato in grembo dalla donna che era alla 39 settimana di gravidanza. L’indagata A. D. A., ginecologa del reparto ostetricia e ginecologia dell’ospedale Jazzolino che aveva effettuato il tracciato, ha ricevuto una notifica per informazioni per accertamenti tecnici non ripetibili (esame autopico) dal pubblico ministero, Concetti a Iannazzo. Esame che verrà eseguito dalla anatomopatolaga Katiuscia Bisogni. I genitori del piccolo hanno nominato come legale di fiducia l’avvocato Antonella Natale e un perito di parte, lo specialista Alfonso Luciano, mentre la ginecologa sarà assistita dall’avvocato Salvatore Sorbilli, nominato d’ufficio. Anche la Regione Calabria si è attivata sulla vicenda. Il Dipartimento regionale Tutela della Salute ha, infatti, disposto l’invio del “team risck management” presso l’ospedale Jazzolino. A firmare il provvedimento è stato il dirigente generale, Antonio Belcastro. Il team è composto da quattro professionisti che effettueranno verifiche e attività di audit degli operatori sanitari che, a vario titolo, hanno avuto un ruolo nella vicenda della donna rimandata a casa per mancanza di anestesisti per un parto cesareo.

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