Fuscaldo, sulla protesta degli studenti Itis arriva l’appoggio di Fuscaldo Europea

FUSCALDO – Le nuove aule non vengono consegnate e la protesta degli studenti dell’Itis di Fuscaldo diventa sciopero. Da tempo ormai si sta consumando un andirivieni di promesse che ad oggi sono rimaste insoddisfatte, così i giovani dell’istituto scolastico protestano nei confronti del sindaco Ramundo che tra l’altro è consigliere provinciale. Provincia che tra le sue funzioni ha anche l’edilizia scolastica. A spalleggiare la protesta dei giovani dell’Itis vi è Fuscaldo Europea che tramite un comunicato diffuso a firma del leader Davide Gravina così si esprime:

<<Il movimento politico Fuscaldo Europea esprime piena vicinanza e solidarietà nei confronti degli studenti dell’istituto tecnico industriale di Fuscaldo, per la coraggiosa iniziativa intrapresa (quello dello sciopero per manifestare disagi organizzativi vissuti all’interno della propria scuola).
Pur conoscendo le indubbie capacità del preside Graziano Di Pasqua, la professionalità del personale docente e non docente dello storico istituto fuscaldese, Fuscaldo Europea rimane fortemente perplesso su un dato di fatto: a causa di ingiustificate ritardi dei lavori in corso, a dover pagare il prezzo dei disagi siano sempre gli studenti ed i loro genitori.
Se guardiamo alla storia recente dell’ITIS-IPSIA non possiamo tacere che l’indifferenza e la disattenzione, ad essere generosi, hanno provocato la perdita dell’autonomia scolastica. Nel passato scelte coraggiose del governo comunale avevano permesso l’accorpamento dei due storici istituti fuscaldesi e chiuso un accordo internazionale con gli studenti egiziani, affinché l’autonomia scolastica fosse salvaguardata. Quest’ultima è sempre stata la stella cometa della nostra comunità.
I lavori in corso ci sono da troppo tempo per non avere escogitato una soluzione tampone capace di ridurre al minimo i disagi degli studenti. Quest’ultimi hanno ben compreso che per dare un’accelerata ai lavori bisognava dare una “scossa”. Per questi motivi ci sentiamo di poter dire che in questa vicenda ci schieriamo con gli studenti affinché al più presto, unendo le nostre voci e le nostre passioni civili, vengano consegnati locali idonei e riconquistata l’autonomia scolastica persa in modo irresponsabile>>.

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