Elezioni Regionali – L’assessore Robbe si dimette

Il membro della giunta Oliverio dopo aver condiviso il percorso politico amministrativo del presidente, alla vigilia delle elezioni saluta tutti e va con Callipo

CATANZARO – Che in politica non vi sia mai riconoscenza e non esista la parola grazie è risaputo ma che si facciano delle scelte incomprensibili dopo aver condiviso tutto e per tutto un percorso politico di un presidente e di una giunta diventa un qualcosa di incomprensibile anche se poi si motivano queste scelte con parole che sanno di politichese. È quello che si registra, a poco più di due mesi dalle elezioni in seno alla giunta Oliverio dove oggi la news sono dimissioni dell’assessore al lavoro, Angela Robbe, che dopo aver osannato l’azione riformatrice del presidente Oliverio, dopo aver condiviso insieme a lui un percorso politico e amministrativo, oggi si ritrova dall’altra parte della barricata che viene scavalcata attraverso una missiva inviata proprio al governatore della Calabria.

LA LETTERA

«Con la stessa lealtà con cui ho operato ritengo opportuno e doveroso dimettermi dall’incarico poiché, per come pare chiaramente dopo la tua conferenza stampa e l’iniziativa di ieri del Pd, le tue scelte dividono la tua strada da quella del partito a cui sono iscritta ed in virtù della cui appartenenza politica, a suo tempo, ho accettato l’incarico. Sono entrata in Giunta su richiesta del presidente Oliverio, con delega al lavoro e al welfare, ho accettato tale incarico con la consapevolezza di svolgere il mio lavoro in una fase ormai avviata alla chiusura della legislatura ed in un contesto oggettivamente critico. Ringrazio il presidente Oliverio per l’opportunità che mi ha offerto consentendomi di dare il mio contributo alla Regione Calabria mettendo a disposizione la mia esperienza di presidente di Legacoop Calabria. La scelta di separare il mio percorso da quello intrapreso dal presidente Oliverio nulla toglie alla stima per la sua persona e al suo operato, è dovuta alla convinzione che, in una fase tanto complicata della vita politica del nostro Paese e della nostra Regione, sia importante stare in un partito e discutere perché l’interesse generale prevalga, ed è un modo per riaffermare il valore del pluralismo, del collettivo, rispetto alle singole personalità. In questa fase ritengo si debbano valorizzare tutte le energie che si rendono disponibili ed accogliere le spinte che vengono dai movimenti, avendo cura di fare sintesi positiva delle istanze sociali. A tal fine occorre utilizzare, rivitalizzare e promuovere quei soggetti collettivi che hanno la capacità di condurre battaglie nel nome dell’interesse comune, per consentire a tutti, ai giovani, alle donne e in particolare ai più deboli, di sollevare questioni, formulare proposte e trovare solidarietà, ma soprattutto risposte. Proprio nella convinzione che occorra unire e non dividere, confrontarsi e non scontrarsi nelle scorse settimane ho sollecitato alla sintesi che ancora oggi auspico e ritengo possibile e fruttuosa».

La domanda è: se Zingaretti ritiene superata l’esperienza di Oliverio alla Regione Calabria, non è probabile che questa considerazione coinvolga anche lei? L’ormai ex assessore Angela Robbe, è stata una componente della giunta Oliverio per espressa volontà del presidente della regione che l’ha voluta nell’esecutivo. Non è un membro del consiglio regionale perché non è stata candidata alle passate elezioni, ma è stato un tecnico esterno. A questo punto ci si chiede se il passaggio della Robbe sulla sponda Callipo possa preludere ad una sua candidatura alle prossime elezioni del 26 gennaio. Se così fosse sarebbe curioso vedere quanti voti prenderà. Questi sì che sarebbero un bel test per capire se il suo operato è quella della giunta Oliverio sia stato o meno gradito dai calabresi.

LA SMENTITA DI AIETA

Nel frattempo giungono smentite in merito ad altri abbandoni. Giuseppe Aieta, fedelissimo del presidente Oliverio smentisce categoricamente di abbandonare il presidente. Ecco le sue parole scritte sul suo profilo facebook.

IO NON MOLLO NESSUNO.

Smentisco categoricamente la notizia.
Non sono abituato a rinnegare la mia storia tanto più a “mollare” Mario Oliverio con cui ho trascorso i migliori anni della mia vita politica.
Continuo a lavorare per l’unità di tutti i riformisti calabresi per vincere la sfida e battere le destre. La politica é piena della sindrome del rancoroso beneficato: io non ho né rancori né ho avuto benefici. Pertanto continuo a ricercare le ragioni dello stare insieme anziché continuare ad avvelenare i pozzi. Mi riferisco, ovviamente, al campo della politica e, in particolare, al campo dei riformisti calabresi che in queste occasioni dovrebbero dimostrare di essere classe dirigente.
Sono Socialista e mi nutro della mia libertà”.