Elezioni Regionali – Emira Ciodaro: Le priorità sono sanità, pari opportunità e infrastrutture

La candidata dell’Udc parla di sviluppo del territorio, di sanità e pari opportunità e spiega le ragioni della sua scesa in campo

PAOLA – Tra i candidati al consiglio regionale della Calabria vi sono diverse presenze femminili, così anche la città di Paola, che di candidati ne ha ben cinque, esprime la sua in rosa. Si tratta di Emira Ciodaro, ex presidente del consiglio comunale e consigliera di parità regionale. Noi l’abbiamo incontrata ed intervistata per capire le motivazioni della sua candidatura. “Il motivo della mia candidatura – ha spiegato l’esponente dell’Udc – è legata alla voglia di dare un contributo alla Calabria per far cambiare le cose. Paola è stata penalizzata dalla mancata elezione di un consigliere regionale che ha fatto sprofondare la nostra città. L’amministrazione passata – ha spiegato la Ciodaro – è stata completamente assente dalla nostra città. Paola è diventata una terra di nessuno“.

Poi entrando nelle problematiche che riguardano il territorio la candidata dell’Udc ha sottolineato: “Il nostro ospedale è stato depauperato costantemente mettendo a rischio la salute dei cittadini e i posti di lavoro per chi ci opera. L’ospedale di Paola non va chiuso, come sostiene qualcuno, per rischio idrogeologico. Chi dice questo è uno scellerato e quindi su questo faremo le barricate. Io sono per il potenziamento delle strutture pubbliche nel pieno rispetto della costituzione. Accentrare tutto a Cosenza – ha asserito la Ciodaro – è stato un errore madornale perché non si è tenuto conto della morfologia del tirreno cosentino. Potenziare la viabilità è una priorità per la nostra zona“. Poi in merito allo sviluppo del territorio ha sottolineato: “Occorre potenziare la viabilità ferroviaria. Gli operatori turistici devono essere supportati con una viabilità moderna. Occorre potenziare l’agricoltura perché la nostra regione ha forte vocazione agricola. Aiutare la nostra gente non è dare il reddito di cittadinanza. Bisogna dare una prospettiva di lavoro. Dobbiamo creare una filiera di lavoro che possa evitare di far precalicare il Nord sul Sud“.

Spazio anche alle considerazioni sulla gestione Oliverio: “Il limite della gestione precedente è aver gestito l’emergenza e non aver programmato. Rimodernando la classe dirigente della politica calabrese si può veramente cambiare rotta. Basta con la rassegnazione occorre svegliarsi. Tutto dipende da noi. La nostra regione è stata tenuta sotto tono dai potenti e questo va scardinato“. Secondo la Ciodaro: “Maggioranza e minoranza della vecchia classe dirigente che hanno governato finora hanno pari responsabilità. Io non credo che i vecchi debbano andare a casa ma ci devono andare i vecchi che hanno delle responsabilità“. Alla domanda: tra coloro che sono candidati a Paola chi temi di più, ha così risposto: “Bisogna temere tutti in una competizione elettorale. Auguro una buona campagna elettorale a tutti“.
Sugli Occhiuto e la mancata condidatura questo è il suo parere: “Gli Occhiuto che hanno mollato? È una dimostrazione di maturità politica“. Una considerazione sulla Santelli e la sua candidatura? “Credo sia una candidatura di superamento perché su Occhiuto non c’era la convergenza di tutta la coalizione. È una candidatura meritata e di coerenza“. Tra gli impegni una volta eletta vi sarà spazio per le donne. “Se dovessi essere eletta proporrò una legge sulle pari opportunità. Non sono una femminista sciocca. Penso che le donne valgano quanto gli uomini. Inoltre bisogna potenziare i centri di ascolto, gli osservatori e le associazioni per contrastare le violenze sulle donne“.