Sfratto Auser, Progetto Democratico e RBC intervengono in polemica con l’amministrazione comunale

Per i consiglieri Falbo, Cassano e Anselmucci non vi è stato alcun risparmio sui fitti passivi

I consiglieri di minoranza: Cassano, Falbo e Anselmucci

PAOLA – Nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo anno accademico della università della terza età, come sempre organizzata da Auser e Uniauser, ma l’inizio non è cominciato tra i migliori auspici. La notizia riguarda lo sfratto dalla sede storica di Corso C. Colombo e la contestuale assegnazione di una sede di circa 50 metri quadri ritenuta “inidonea” da parere degli associati Auser e Uniauser per le attività innumerevoli da svolgere e già programmate. La ragione è l’insostenibilità del fitto passivo da parte del comune che ammonta a 360 euro mensili. Su questa vicenda oggi una nota è apparsa sulla stampa diffusa dalla minoranza consiliare (Progetto Democratico e Rete dei Beni Comuni, con i loro consiglieri: Pino Falbo, Anna Anselmucci e Giuliana Cassano). In essa si legge: “Il Comune di Paola ha sfrattato il Centro di aggregazione sociale per anziani Auser dalla sua storica sede di corso Cristoforo Colombo a fa data 29 marzo 2019. La onlus è rimasta in questi mesi nella medesima sede per gentile concessione dei proprietari dell’immobile, la famiglia Chianello di Paola. A seguito dello sfratto, ad Auser è stata assegnata con delibera 195 del 17 ottobre scorso una nuova sede a titolo gratuito, localizzata nel Centro di Accoglienza Turisti di via San Francesco – Largo delle Genti. Un localino da 52,50 metri quadrati che solo chi conosce la consistenza e la partecipazione alle attività sociali e culturali di Auser può rendersi conto quanto sia insufficiente e per certi versi inutile. Alla base dello sfratto vi sarebbe la necessità di risparmiare un fitto da 360 euro al mese per un locale immenso, quello di corso Colombo, composto da tre enormi saloni, due bagni e un locale di servizio. Locale caratterizzato dalla presenza di una ricca biblioteca e dove Auser organizzava la formazione di anziani, giovani e immigrati, riuscendo a coinvolgere anche cento persone in un solo evento, grazie proprio all’ampiezza degli spazi”. La preoccupazione sta nel fatto che “togliere questi locali preziosi a una risorsa produttiva come l’Auser, che tutti conoscono nell’intera Calabria, al fine di risparmiare 360 euro, spendendone ben 650 mensili (600 al mese dal secondo anno) per prendere in fitto il locale di proprietà di un noto supporter elettorale, al fine di mettere in comunicazione Piazza Nassirya a Via Valitutti”. I consiglieri di minoranza a questo punto si domandano “ma 650 euro, non è una somma considerevole? Non sono soldi bruciati, se si considera che vengono impegnati per prendere in fitto una “passerella”? non è un servizio irrilevante quello di consentire a pochi residenti e utenti di quell’area di sosta di avere una scorciatoia, evitando loro di percorrere a piedi altri 150/200 metri per raggiungere un luogo o un altro (camminare sarebbe anche utile alla salute)? Insomma è concepibile “azzoppare” l’Auser per risparmiare 360 euro e spenderne ben 650 per agevolare pochi intimi?”