Sanità Tirreno Cosentino – Dopo la riunione di ieri facciamo il punto con il direttore sanitario dello Spoke Paola-Cetraro, Vincenzo Cesareo

Al direttore dello Spoke Paola-Cetraro abbiamo posto alcune domande per approfondire le decisioni assunte ieri nella riunione convocata dalla presidente Santelli a Catanzaro

CETRARO – La sanità nel tirreno cosentino ha subito in questi giorni ondate confusionarie che abbiamo denunciato più volte con nostri articoli. Una situazione che ha smosso le coscienze di chi ha il dovere di agire, che dopo giorni di silenzio ha deciso, ridestandosi, di passare dalle parole ai fatti scritti. Azioni queste che hanno indotto la presidente della Regione Calabria a convocare una riunione con i rappresentanti istituzionali comunali e regionali del territorio e i vertici Asp provinciali e con il commissario Cotticelli e la sub commissaria Crocco.

Fatta la cronaca di quanto avvenuto nella riunione di ieri (LEGGI QUA), confermata alla lettera in un video diffuso su Facebook da uno dei partecipanti alla riunione, il consigliere regionale Giuseppe Aieta (che tra l’altro ha condiviso sulla sua bacheca il nostro articolo, quindi sposandolo in pieno VEDI QUA ), per chi non avesse Facebook riproponiamo la foto

abbiamo approfondito l’argomento con un altro partecipante alla riunione, il direttore sanitario dello Spoke Paola-Cetraro, Vincenzo Cesareo, che in ambito ospedaliero nel tirreno cosentino è la massima autorità. A lui abbiamo posto alcune domande. Ci ha risposto cosi

Il direttore dello Spoke Paola-Cetraro, Vincenzo Cesareo

Ieri si è tenuta la riunione convocata dalla Santelli sulla sanità del tirreno. Le nostre fonti ci dicono che nell’ospedale di Cetraro si potenzierà la rianimazione in supporto all’hub di Cosenza per l’emergenza Coronavirus, si aprirà un nuovo reparto di pneumologia e settimana prossima verrà riaperto il punto nascita. Ci conferma queste notizie?

Ieri il Presidente On. Santelli ha convocato una riunione dalla quale è emersa una sensibilità che mancava da oltre un decennio nei confronti della salute dei calabresi. In particolare, trattando la sanità del Tirreno cosentino è emersa la necessità di specializzare i tre ospedali della costa differenziandone l’azione. A tale proposito la presidente ha ritenuto giustamente che vanno coinvolti tutti i sindaci perché la salute non è appannaggio di Cetraro e Paola o Praia ma di tutto il territorio che deve usufruire delle prestazioni sanitarie. È vero che è stato auspicato l’ampliamento dei posti di Rianimazione del P. O. di Cetraro. Il dr Zuccatelli ha anche garantito che mercoledì prossimo disporrà che i lavori prescritti per la riapertura del punto nascita vengano avviati in modo celere e che procederà subito dopo la consegna degli stessi alle riattivazione del punto nascita in attesa della deroga del ministero.

Visti i rapporti tesi tra lei e il sindaco di Paola, come è stato il confronto con il primo cittadino paolano?

Io devo confrontarmi col mio Commissario regionale della sanità e col commissario della mia ASP con i quali devo rapportarmi ed essere fedele alle loro disposizioni, non posso confrontarmi con altri soggetti istituzionali su motivi tecnici eh ho il dovere di informare i miei interlocutori sulle questioni di mia conoscenza.

Sempre da nostre fonti sappiamo che chi ha deciso di partecipare in videoconferenza alla riunione ha avuto difficoltà nel collegarsi in remoto. Sappiamo anche che il presidente Santelli con garbo istituzionale lo ha chiamato comunicandogli che sull’esito della riunione gli avrebbe riferito successivamente il sindaco di Paola. Ci dice come sono andate le cose?

Confermo. Ci sono stati problemi nel collegamento in remoto. Così la Presidente ha comunicato, a fine riunione, al consigliere regionale Di Natale il buon esito della stessa per telefono visto che lo stesso, per quel che ho capito, è stato impossibilitato a partecipare.

Ritiene che questo nuovo accaparramento di reparti vecchi e nuovi dell’ospedale di Cetraro sia discriminante nei confronti dell’ospedale di Paola che andrebbe potenziato e non solo con i quattro posti temporanei di terapia intensiva?

Non c’è alcuna discriminazione verso le strutture ospedaliere della costa ma, torno a ripetere, solo la necessità di specializzarle.

L’ospedale di Paola, allo stato attuale non ha i requisiti per accogliere un reparto di terapia intensiva come stabilito in una relazione da Capristo, per far acquisire questi requisiti si è individuata un’area nel terzo piano del vecchio plesso per i quali Zuccatelli ha autorizzato i lavori. Ci può dire a che punto sono questi lavori?

Riguardo alla relazione redatta dalla ingegneria clinica dell’ASP, mi sembra corretto chiedere delucidazioni alla stessa.
Per ciò che riguarda i lavori del terzo piano del vecchio blocco dell’ospedale di Paola, posso affermare che i lavori ancora non sono iniziati perché bisogna prima sgomberare i locali. Stiamo sgomberando con difficoltà per la mancanza di personale

A proposito dei quattro posti di terapia intensiva del quinto piano del nosocomio paolano, abbiamo visto foto che lo ritraggono come cantiere aperto. Ci può dare delucidazioni sui tempi, ossia quando saranno pronti questi posti di terapia intensiva?

Al quinto piano dell’ospedale di Paola sono state abbattute delle pareti per poter allocare dei ventilatori polmonari. I tempi di consegna dovrebbero prevedere un periodo idoneo tenendo presente le difficoltà delle ditte a reperire personale in un momento in cui ci sono limiti alla libertà di movimento ed in cui c’è timore ad avvicinarsi ai luoghi di cura.

Si ritiene soddisfatto della riunione tenutasi ieri a Catanzaro?

Sono fiducioso che quanto emerso nella riunione di ieri alla Cittadella verrà realizzato perché, mi piace ribadirlo, ora c’è molta sensibilità nei confronti della salute pubblica.