Sanità Tirreno Cosentino – Ecco la cronaca della riunione convocata dalla Santelli

Riapertura del punto nascita a Cetraro, supporto della rianimazione dello Iannelli all’hub di Cosenza e conferma dei posti di terapia intensiva in urgenza e temporanei a Paola

CATANZARO – Si è conclusa da pochissimo la riunione convocata a Catanzaro dalla presidente della regione Calabria Jole Santelli avente per oggetto la situazione organizzativa in ambito sanitario sul tirreno cosentino investita da una confusione che ha visto reparti muoversi da un presidio ad un altro come delle pedine su di una scacchiera. A partecipare i convocati il consigliere regionale Giuseppe Aieta, il sindaco di Cetraro Angelo Aita, quello di Paola Roberto Perrotta, accompagnato dall’assessore Mantuano e dal medico ortopedico Candela, il direttore sanitario dello Spoke Paola-Cetraro Vincenzo Cesareo, il commissario Asp di Cosenza Zuccatelli, il commissario per la sanità Calabrese Cotticelli ed il sub commissario Crocco. Non ha partecipato alla discussione il consigliere Di Natale che non si è recato a Catanzaro dopo aver annunciato la sua partecipazione “in remoto” (ossia via computer), ma ciò non è avvenuto, a quanto pare per problemi tecnici legati al collegamento.
Ma cosa si è stabilito nella riunione e perché la Santelli ha avuto l’esigenza di convocata con estrema urgenza?
L’esigenza è nata proprio da ciò che abbiamo scritto in premessa ed ossia mettere ordine a quella che la situazione confusionaria nella sanità del tirreno cosentino, da noi più volte denunciata. Ricordiamolo a beneficio di tutti. In pochi giorni i reparti di Ginecologia e Urologia sono stati trasferiti da un presidio ad un altro, poi richiamati nel presidio di partenza. A ciò si aggiunga il trasferimento della chirurgia generale da Cetraro a Paola con delibera n. 366 del 1 aprile 2020 a firma del commissario Asp, Zuccatelli che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, provocando l’ira dei consiglieri regionali che hanno provveduto a inviare richieste di chiarimenti, sottoforma di interrogazioni. Ma ad aggiungere confusione a confusione si sono verificate forme di proteste dei sindacati e dei medici ospedalieri che hanno indotto il direttore sanitario Cesareo a sospendere anche il servizio della rianimazione dell’ospedale Iannelli. Insomma gli ingredienti per una accesa discussione c’erano e a quanto abbiamo appreso le aspettative non sono state disattese.


Infatti la riunione è iniziata con fuochi d’artificio tra Aieta e Zuccatelli con  il consigliere regionale a chiesere con forza di fornire i medici dei Dpi. L’accesso discussione è poi finita con il calumet della pace tra i due. Oggetto della diatriba anche la sospensione delle attività della U. O. Rianimazione di Cetraro. Tra le cose stabilite vi è il fatto che Cetraro non é considerato ospedale covid e per lo stesso si è deciso che sarà potenziata la rianimazione per un’eventuale crisi da coronavirus e a sostegno dell’hub di Cosenza. Dunque i posti di emergenza e temporanei che si stanno approntando a Paola saranno utilizzati per problematiche diverse dal covid. Il problema era sulla sicurezza dei percorsi che sembrerebbe essere stata ampiamente garantita e assicurata dal Sindaco di Cetraro, Angelo Aita. Novità anche sul punto nascita del presidio ospedaliero di Cetraro. Per questo si è giunti alla conclusione che vi è l’impegno di riaprirlo la prossima settimana. Il sindaco di Paola Roberto Perrotta ha chiesto nel corso della riunione pari dignità tra i presidi ospedalieri dello Spoke e potenziamento degli stessi.
Vedremo a questo punto se alle parole seguiranno i fatti e soprattutto se cesserà la confusione innescata si in ambito ospedaliero nel tirreno cosentino.