Ospedale Praia a Mare, Cesareo passa alle vie legali
L’esposto è stato inoltrato alla Procura della Repubblica di Paola contro Erminia Pellegrini che lo sollevò dall’incarico di Direttore Sanitario del presidio ospedaliero
di Nicoletta Toselli
PRAIA A MARE – Nuove vicende coinvolgono indirettamente l’ospedale di Praia a Mare. Dopo lo smantellamento e le mille annunciate riaperture, si registra una vicenda che riguarda l’ex direttore sanitario dott. Vincenzo Cesareo che ha esposto querela contro Erminia Pellegrini, direttore amministrativo dell’Unità Operativa Complessa servizi sociali, che nel settembre 2019 ha sostituito il dimissionario Sergio Diego. Fu il commissario ad acta della sanità calabrese Saverio Cotticelli, che l’aveva nominata direttore generale facente funzioni dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Il motivo della querela è “la revoca dell’incarico di direttore sanitario dello stabilimento ospedaliero di Praia a Mare”, e la nomina sostitutiva, quale referente per lo stesso servizio del dott. Luciano Tramontano. Nell’esposto di Cesareo fatta alla Procura della Repubblica di Paola si legge: “col provvedimento de quo ha revocato un incarico di struttura complessa ad un direttore medico di ruolo, per affidare lo stesso ad un sedicente “referente”, figura che non esiste nella declaratoria contrattuale e legislativa. Basta tener conto che, ai sensi dell’art. 4, co. 9, del D .Lgvo n. 502/92, e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore medico di presidio è responsabile delle funzioni igienico/organizzative, per evidenziare l’illegalità del provvedimento. Né ha tenuto conto, la dr. ssa Pellegrini, che esiste la disciplina della equipollenza, stabilita dal Decreto del Ministero della Sanità del 30 gennaio 1998 e successive modificazioni ed integrazioni; e che il P.O di Praia a Mare, sulla scorta delle sentenze del Consiglio di Stato, n. 2576/2014, n. 2968/2015, n. 1153/2017. Ha abusato, la stessa dr. ssa Pellegrini, del suo potere perché, in forza del Decreto Calabria, al dirigente reggente spettano esclusivamente compiti di ordinaria amministrazione, facendo riferimento alla nota del luglio 2019 ed omettendo di evidenziare che il sottoscritto aveva ricevuto formale incarico non da un “reggente”, bensì da un Direttore Generale, per cui l’incarico può essere eventualmente revocato da altro Direttore Generale e non certo da un “reggente”. Secondo Cesareo la dottoressa Pellegrini avrebbe: “…abusato del suo potere perché, in forza del Decreto Calabria, al dirigente reggente spettano esclusivamente compiti di ordinaria amministrazione, facendo riferimento alla nota del luglio 2019 ed omettendo di evidenziare che il sottoscritto aveva ricevuto formale incarico non da un “reggente”, bensì da un Direttore Generale, per cui l’incarico può essere eventualmente revocato da altro Direttore Generale e non certo da un “reggente”. Si susseguono i generali come commissari della sanità ma il malcostume, le clientele e gli amici degli amici continuano a strozzare la Calabria”.
Una vicenda complessa che a questo punto passa nelle mani della magistratura che dovrà valutare l’esposto di Cesareo e decidere il da farsi.