Giorno della memoria – Chiara Maiorano: i mafiosi stiano lontani dalle istituzioni

Il monito della figlia di Tonino Maiorano che lancia un appello alla nuova amministrazione comunale nel giorno della commemorazione dell’uccisione di suo padre

PAOLA – Diciotto anni fa la morte di un uomo innocente. La morte di un uomo che scambiato per un affiliato ad una cosca di mafia cadeva sotto i colpi di killer assoldati per regolare dei conti che non appartenevano a Tonino Maiorano, operaio forestale paolano. Il 21 luglio del 2004 una intera comunità si fermò, attonita davanti ad una notizia sconvolgente, la morte di un uomo perbene sottratto all’affetto di sua moglie e dei suoi figli.

Oggi la commemorazione di quel triste giorno proprio sul luogo della tragedia, lo stadio cittadino “E. Tarsitano”. L’amministrazione comunale con a capo il sindaco, Giovanni Politano, ha inteso ricordare Tonino Maiorano stringendosi attorno agli amici e alla sua famiglia dove le parole più significative sono state pronunciate da Chiara Maiorano la figlia della vittima che ha asserito: “L’unica colpa di mio padre è stata quella di lavorare con un sorvegliato speciale. In quegli anni terribili quando la mafia si contendeva il territorio, quando ogni giorno si sparava e affiliati morivano, la comunità paolana stava in silenzio. Aveva accettato questo. Oggi pian piano la comunità si sta svegliando ma è dovuto morire un uomo innocente. Gli arresti di ieri ci fanno capire che la mafia ancora non è sconfitta e che esiste ancora. Noi oggi abbiamo avuto giustizia. Al sindaco e alla nuova giunta dico che avete scelto voi di ricoprire questo ruolo. Fatelo lontano dalle zone grigie. Quello che mi sento di dire è che le persone malavitose o vicine a quelle malavitose devono stare lontane anni luce dalle istituzioni per non inquinare nuovamente la nostra società che pian piano sta diventando una comunità sana”.

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Probabile causa della perdita del controllo del veicolo di natura meccanica, ma è tutto da accertare