Distretto Socio Sanitario – Progetto Democratico: “chi ha autorizzato quei lavori?”
Nell’istituto destinato a distretto socio sanitario ci sarebbero lavori edili in corso non autorizzati. Inoltre continua a persistere l’uso improprio dello stabile
PAOLA – Che il distretto socio sanitario di Rione Colonne sia utilizzato per altri scopi mentre agli uffici sanitari siano riservati spazi angusti è davvero un qualcosa che non va giù a Progetto Democratico che in questi giorni sta portando avanti una campagna verità che riguarda non solo l’uso dello stabile ma anche su alcuni lavori edili che sarebbero in corso d’opera e per i quali la Provincia di Cosenza non sembra aver dato alcuna autorizzazione. “È da molti anni che stiamo conducendo questa battaglia – sostengono quelli di Progetto Democratico – è inconcepibile che l’amministrazione comunale, che ha ottenuto in concessione lo stabile per scopi socio sanitari lo dia in uso ad associazioni che nulla hanno a che fare con gli scopi per la quale è stata data in concessione“.
Ma come accennato il problema non è solo questo. Infatti, Pino Falbo nella sua qualità di consigliere provinciale ha prodotto una interrogazione al presidente della provincia di Cosenza, Franco Iacucci, in merito a lavori in corso proprio sulla struttura ceduta in concessione alla amministrazione comunale. “Siamo venuti a conoscenza – afferma Falbo – di lavori edili all’interno della struttura e quindi ci siamo subito mossi per controllare chi avesse autorizzato questi lavori. Pertanto ho scritto al presidente della provincia che dopo 30 giorni ha risposto che l’ente da lui guidato non ha rilasciato autorizzazioni per lavori edili in quella struttura, non ha impegnato somme per lavori edili e non ha proceduto all’affidamento di lavori“.
Ma a quanto pare i lavori sono in corso ed allora chi è stato ad avviarli? Stessa domanda che si sono posti quelli di Progetto Democratico che sostengono “i lavori ci sono e vorremmo sapere chi li ha autorizzati. A quanto pare sembra che si stia provvedendo a costruire un bagno e una area aperta destinata all’attesa. Ma chi paga? E con i soldi di chi? L’ex istituto “Pisani” è un fiore all’occhiello della città di Paola è destinato come struttura socio sanitaria che potrebbe accogliere anche il SERT che invece, per incapacità di chi amministra la città è stato trasferito in altra sede. È davvero incredibile – concludono quelli di Progetto Democratico – come il personale sanitario che opera in questa struttura lo facia con enorme difficoltà in spazi angusti mentre potrebbe averne di più ampi. A loro va la nostra solidarietà e quelli che stanno facendo in situazioni davvero diffficili“.