DEPURATORE E SVERSAMENTO REFLUI: IL SINDACO RAMUNDO SI RIVOLGE ALLA PROCURA.

Ramundo: “si accertino eventuali illeciti penalmente rilevanti. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi”

FUSCALDO – “Premettendo che l’argomento della sporcizia in mare, che affiora nelle ore centrali del giorno, su tutto il Tirreno cosentino, rappresenta un fenomeno tecnico-scientifico, che merita approfondimenti e che non può essere affrontato in modo superficiale, è il caso di precisare un concetto semplice, ma abbastanza chiaro: un paese intero non può pagare il caro prezzo di eventuali inefficienze o colpe di chi è addetto al controllo del nostro depuratore, che, lo ricordiamo a tutti, non è gestito direttamente dal Comune. Per tale motivo, in seguito allo sversamento di reflui non depurati, registratosi, nei giorni scorsi, nel torrente Maddalena, ho provveduto a presentare regolare denuncia alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Paola, tramite la locale stazione dei Carabinieri”.
Dura e coraggiosa presa di posizione, da parte del sindaco di Fuscaldo, nonché consigliere provinciale di Cosenza, Gianfranco Ramundo, per quel che concerne lo sversamento di reflui, provenienti dall’impianto di depurazione. Una vicenda che ha destato non poca preoccupazione e polemiche, anche se, per onor di cronaca, lo stesso è durato pochi minuti. Resta comunque un fatto grave, verso il quale, il primo cittadino di Fuscaldo, chiede di far luce.

“Da quel che ci è stato riferito, sembrerebbe che il guasto momentaneo, al depuratore, sia stato provocato da un consistente arrivo di reflui, in conseguenza dell’elevato numero di presenze, che, in queste settimane, si sono registrate nel nostro paese – spiega Ramundo, che sottolinea, ancora: “Siamo felici, che Fuscaldo sia stato preso d’assalto da turisti e compaesani di rientro, ma, ciò, non può essere una giustificazione per quanto accaduto ed è per questo, che, dopo avere preso atto della nota inviatami dal responsabile del settore ambiente del Comune, l’ing. Agostino Scofano, ho chiesto, alla Procura della Repubblica, per mezzo di una mia denuncia, di indagare se si siano verificate inadempienze o inadeguatezze nella gestione del depuratore e, eventualmente, di accertare illeciti penalmente rilevanti. La tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini è una nostra priorità e non possiamo assolutamente consentire, che si verifichino fatti di una certa gravità, che, tra l’altro, vanno a ledere l’immagine della nostra comunità, che tanto ha fatto, in questi anni, per riconquistare gli spazi di meta turistica d’eccellenza, anche grazie ad eventi e manifestazioni di portata internazionale, che hanno riscosso successi e migliaia di presenze. Per tale motivo, non possiamo far finta di nulla di fronte ad accadimenti, che rischiano di minare quanto di buono realizzato e non abbiamo alcuna paura a chiedere, agli organi di competenza, di indagare e di accertare responsabilità. Anche perché l’Amministrazione comunale non può essere il capro espiatorio di ogni problema e né può essere il parafulmine rispetto a colpe o disservizi, che non dipendono direttamente da essa. Chi sbaglia, paga. Anche in questo scegliamo la strada della tolleranza zero. Lo dobbiamo ai nostri concittadini, alla nostra comunità ed ai tantissimi turisti, che ci hanno scelto e che meritano un mare pulito e dei servizi efficienti”.