Tamponi congelati – La Regione denuncia fake news e procurato allarme

La Regione va per le vie legali e adesso chi ha diffuso e supportato la notizia, giudicata falsa, potrebbe essere chiamato a rispondere del reato di procurato allarme

CATANZARO – A quanto pare l’argomento del momento è l’audio che circola sul web che denuncia l’occultamento dei tamponi effettuati, successivamente congelati, da parte della Regione Calabria, finalizzati a nascondere i dati reali sul contagio in regione dove gli ultimi indicatori nazionali fanno rientrare la Calabria tra le regioni a più basso indice di contagio con un R0 pari a 0,5,quindi quasi a livelli di normalità. Levate di scudi e interpellanze sono giunte da più parti che forse avrebbero dovuto essere supportate da maggiori dati concreti e da una dose di prudenza in più visto che la Regione ha diffuso un comunicato nel quale si parla di FAKE NEWS e di REATO DI PROCURATO ALLARME con la conseguente valutazione di adire alle vie legali ai quali, se dovesse avvenire, dovranno rispondere chi ha diffuso e supportato la notizia a vario genere. Ma cosa scrive la Regione? Ecco il comunicato ufficiale.

Con riferimento ad un audio-messaggio diffuso in data odierna, ripreso anche sui media, di un sedicente operatore del 118 che denuncia “…. i giochini che stanno facendo alla regione Calabria per non processare i tamponi che vengono eseguiti alle migliaia di persone che sono rientrate in questi ultimi giorni dal nord…..”,  la Regione Calabria evidenzia che si tratta di notizie false e tendenziose, manifestamente infondate e tese a denigrare l’immagine di una regione che, invece, ha risposto brillantemente all’emergenza coronavirus.

In realtà, ad oggi sono circa 1.500 in tutta la Regione  i tamponi in corso di lavorazione, così ripartiti:  500 circa presso il Pugliese, 500 all’ASP di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale Operativa del 118 dell’ASP di Cosenza. Tutti i campioni risultano custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4°.

Si evidenzia, altresì, che I laboratori di microbiologia accreditati dalla Regione stanno processando quotidianamente circa 1.300 tamponi, con una media di 10.000 a settimana. Finora risultano processati oltre 45.000 tamponi.

L’importante numero di rientri dalle altre Regioni, avvenuti nella scorsa settimana, ha comportato un impegno ulteriore dei laboratori che riusciranno a garantire, comunque, il rispetto dei tempi previsti dalla circolare ministeriale del 22.1.2020.

In ogni caso il Dipartimento “Tutela della salute” ha già provveduto ad informare le competenti autorità giudiziarie al fine di valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato, anche rispetto al procurato allarme.

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