Salvini in Calabria: Grazie all’arma dei Carabinieri per Rinascita Scott

L’occasione è stata propizia anche per discutere con la Santelli della composizione della giunta regionale

Matteo Salvini incontra i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Ieri è stata la giornata di Salvini. Il leader del Carroccio è tornato in Calabria dopo la tornata elettorale del 26 gennaio che ha visto trionfare la Santelli e il centrodestra. È stata l’occassione per discutere del componimento della giunta regionale con il neo presidente che per vararla aspetta la proclamazione ufficiale degli eletti visto che la commissione elettorale centrale ancora sembra essere al lavoro per il controllo del risultato elettorale. La Lega ha conquistato percentuali intorno al 13%, ragion per cui in predicato di aggiudicarsi due posti in seno all’esecutivo. Tra essi circolano insistentemente i nomi di Minasi e Molinari, che secondo un dettato interno alla Lega, per poter accedere all’assessorato dovranno dimettersi per far spazio ai primi degli non eletti. Una operazione che potrebbe servire a evitare una fuga dei leghisti calabresi verso FdI della Meloni. Ma la nuova visita calabrese è stata l’occasione per parlare ancora una volta della operazione “Rinascita Scott”, l’operazione giudiziaria eseguita dalla DDA di Catanzaro, in collaborazione con le forze dell’ordine che ha portato all’arresto di centinaia di persone ed l’applicazione di provvedimenti restrittivi per diversi politici calabresi. Salvini, recatosi al comando provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia dove ha inteso ringraziare gli uomini dell’Arma proprio per il lavoro svolto proprio all’interno di questa maxi-operazione. Il leader leghista, a margine della visita ha così commentato: “Oggi sono qui a Vibo Valentia per portare il ringraziamento all’Arma dei carabinieri dei calabresi e di tutti gli italiani per aver ripulito questa splendida terra. In una notte alle porte del Natale, aver messo in carcere più di 300 delinquenti, significa il miglior incoraggiamento per la gente perbene. Poi bisognerà compiere l’ulteriore step – ha aggiunto Salvini – con la confisca dei patrimoni. Attualmente, questa operazione, ha portato nelle casse dello Stato 15 milioni di euro”.