Reggio Calabria, arrestati mandanti e esecutori del tabaccaio che si ribellò alla Ndrangheta

L’indagine, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, riguarda un episodio avvenuto nel 2017

REGGIO CALABRIA – Una accurata indagine da parte della polizia di Stato ha portato all’arrestato, a Reggio Calabria, del presunto mandante e degli esecutori dell’omicidio di Bruno Ielo, il tabaccaio ucciso con un colpo di pistola alla testa il 25 maggio 2017. Si tratta di Francesco Mario Dattilo, indicato come il killer operativo, e Francesco Polimeni e Cosimo Scaramozzino.

Il commerciante 66enne, secondo quanto emerge dalle indagini, venne ucciso su mandato di un esponente della ‘ndrangheta in modo plateale con una pistola abbandonata accanto al cadavere, perché non si era voluto piegare al diktat della cosca di chiudere la tabaccheria facendo concorrenza a quella del mandante dell’omicidio, elemento di spicco della famiglia Tegano. Secondo quanto scoperto durante le indagini, coordinati dalla Dda di Reggio Calabria, i killer e fiancheggiatori avrebbero agito in stretto raccordo operativo alternandosi ripetutamente lungo la strada che Ielo stava percorrendo per ritornare a casa.
Durante le indagini sono state acquisite e analizzate numerose immagini della videosorveglianza che hanno portato ai presunti responsabili.

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