Paola – Taglio dei Boschi, si innesca la polemica sull’emendamento di Rete dei Beni Comuni

Rete dei Beni Comuni polemizza con il consigliere Di Natale per l’oatracismo in consiglio comunale sul parere contabile

PAOLA – Il consiglio comunale del 7 settembre scorso, che ha visto l’approvazione del Bilancio di Previsione continua a lasciare dietro di sé strasichi. Dopo le annotazioni rilevanti sul bilancio che potrebbero provocare problemi gestionali, Rete dei Beni Comuni torna a parlare di ciò che è avvenuto in quella seduta consiliare e in particolar modo il riferimento è alla disputa sorta con il consigliere comunale, Graziano Di Natale su un emendamento di Rbc sul quale lo stesso ha chiesto una verifica di regolarità contabile che per Rete dei Beni Comuni, come tra l’altro sottolineato anche dal segretario comunale proprio nella seduta di consiglio, non aveva ragione di esistere. Su questa vicenda si è innescata la polemica politica raccolta in una nota stampa diramata da Rbc che scrive: “In occasione dell’ultimo consiglio comunale la Consigliera Giuliana Cassano aveva presentato un importante emendamento per proteggere le nostre montagne da tagli abusivi e incendi, oltre che promuoverne un utilizzo per fini turistici dei nostri boschi anche nel tentativo di creare qualche nuova opportunità di lavoro. Dispiace che, quasi senza volerlo, il consigliere Di Natale maldestramente abbia deciso di affossare questa proposta. Dopo oltre venticinque anni da consigliere comunale, vice sindaco col centrodestra e tre anni da presidente del consiglio, ci saremmo aspettati una conoscenza più approfondita di leggi e regolamenti consiliari. La sua ostinazione di munire l’emendamento del parere dell’ufficio ragioneria, nonostante la segretaria Comunale più volte, bisogna riconoscerlo, abbia tentato di fargli capire che non era necessario, ha fatto perdere all’intera comunità un’importante occasione per rilanciare il turismo e la conoscenza del nostro territorio“. Ma andiamo per ordine. La cronaca del consiglio narra che la consigliera Giuliana Cassano (Rbc) lo scorso venerdì, pur potendo potendo presentare il suddetto emendamento finanche in corso di seduta, vista la limitata entità della modifica proposta, ha inviato un messaggio di posta elettronica certificata contenente l’emendamento. Con esso, per quanto concerne la prevista utilizzazione dei boschi di proprietà del Comune, si era proposto di emendare e quindi sostituire le parole “gestione e taglio” con “tutela e restauro conservativo”. La procedura prevista dall’art. 23 del Regolamento del consiglio comunale prevede che le proposte di emendamenti pervenute prima dell’adunanza debbano essere subito trasmesse dal Presidente al Sindaco per conoscenza ed al Segretario comunale che ne cura con procedura d’urgenza l’istruttoria. Gli uffici comunali, nella fattispecie, non hanno provveduto per tempo a trasmettere la pec, essendoci stati di mezzo il sabato e la domenica, cosí in sede di consiglio comunale è stata richiesta una sospensiva per munire l’emendamento dei relativi pareri. Da qui la richiesta reiterata del consigliere Di Natale che ha chiesto anche il parere di regolarità contabile che ha sollecitato l’intervento del segretario comunale che ha spiegato che sarebbe stato sufficiente per l’ammissione il solo parere dell’ufficio tecnico.

Il parere rilasciato dal dirigente competente aveva suggerito di trasformare l’emendamento da modificativo in integrativo accogliendo il solo concetto del restauro conservativo e lasciando inalterate le esigenze dell’amministrazione legate alla gestione e al taglio. “Tutto ciò – spiegano da Rete dei Beni Comuni – sulla base della motivazione che le Prescrizioni di massima e di polizia forestale contemplerebbero solo le parole “gestione” e “taglio” per i nostri boschi. Così non è. Benché di recente diffusione, la logica del restauro conservativo delle foreste, oltre ad attività di bonifica e sorveglianza, prevede interventi di rimboschimento in quelle aree in passato oggetto di incendi o tagli non autorizzati. Tali concetti, al pari del taglio dei boschi, sono ampiamente contemplati nelle citate Prescrizioni. Ad esempio, all’art. 6, le disposizioni prevedono la rinnovazione dei boschi, nonché l’ampliamento della superficie forestale e il rinfoltimento di aree boscate. Un’inversione importante di tendenza che non avrebbe comportato nessun aggravio per le casse dell’ente e che aveva visto lo stesso Sindaco disponibile all’accoglimento nei termini suggeriti dal dirigente comunale. Al contrario, invece di appaltare a ditte taglialegna operazioni di taglio come quella di Cozzo Cervello, l’amministrazione avrebbe potuto, visti i problemi di cassa, rivolgendosi a soggetti esterni per investire nella cura e bonifica delle nostre montagne con consistenti guadagni per gli interessati e la possibilità di creare qualche posto di lavoro a basso costo. Col tempo – spiegano da Rbc – mediante la partecipazione a bandi europei, avremmo creato i giusti presupposti per allestire e attrezzare i sentieri naturalistici presenti, costruire nuovi rifugi, aree ristoro e altri attrattori turistici innovativi come percorsi di trekking notturno. Purtroppo tutto ciò non sarà possibile vista l’interferenza negativa nell’accoglimento dell’emendamento. Un ulteriore occasione mancata per la nostra comunità e per diffondere una gestione sostenibile dell’ambiente, promuovendo la continuità della copertura vegetale per la difesa idrogeologica e la prevenzione dagli incendi“.
ECCO IL VIDEO DELLA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE