PAOLA – Roberto Perrotta sempre più in difficoltà aspetta gli eventi

Il Pd prosegue la sua campagna di affiliazione politica in vista delle prossime amministrative. Perrotta medita come svincolarsi

PAOLA – Continua a tener banco la contrapposizione, in seno alla maggioranza tra il sindaco Perrotta e il presidente del consiglio comunale Di Natale. Anche se dal S. Agostino tutti lasciano trapelare calma e serenità la situazione non è per nulla tranquilla. Lo dimostrano le ultime riunioni di maggioranza dove i toni sono stati esacerbati e dove le assenze strategiche sono state tante. In queste ore si sta consumando una campagna di affiliazione politica da parte dei due maggiorenti della coalizione, Perrotta e Di Natale. Con il primo in grossa difficoltà e con il secondo in piena ascesa. Le ultime indiscrezioni parlano di un avvicinamento al gruppo dei dinataliani di José Grupillo che potrebbe uscire dalla “sala d’attesa” dove attualmente sono parcheggiati, nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza, tutti i consiglieri comunali di maggioranza. Di Natale sembrerebbe aver intuito il punto debole di Perrotta e su quello sta facendo leva per imporre le sue condizioni che obtorto collo dovranno essere accettate dal sindaco.

Grupillo sempre bistrattato da Perrotta è pronto ad accettare la proposta del presidente del consiglio di nominare in giunta, al posto di un anonimo Francesco Città, una donna appartenente all’area Grupilliana. Si parla insistentemente di una persona già candidata nella lista capeggiata proprio da Grupillo. Ciò consentirebbe a Di Natale di prendere completamente il sopravvento sul sindaco sia in consiglio comunale che in giunta dove Perrotta si ritrova sempre più isolato. Tutti si chiedono a questo punto perché la scelta sia ricaduta proprio su José Grupillo. La risposta sta nel fatto che tra tutti i consiglieri in “sala d’aspetto” Grupillo è l’unico a fare sul serio, ossia potrebbe essere l’unico, se non accontentato a non votare il bilancio comunale. Gli altri consiglieri comunali, infatti, al di là delle parole, non hanno lo spessore politico idoneo per passare si fatti. Tutti sono pronti, qualunque cosa accada, a sostenere le scelte amministrative in consiglio comunale. È il caso di Francesco Aloia che nonostante le assenze fatte registrare nelle riunioni di maggioranza è ascritto nel libro dei consiglieri certi e allineati. Aloia si accontenta della delega rappresentativa, per quella che possa valere, di un rapporto con i minimi e il clero cittadino. Anche Giovanni Politano, che sembrava agguerrito, è stato messo a tacere per l’ennesima volta. Dopo aver “tradito” il consigliere Ivan Ollio su un accordo di cordata dissidente, sembrerebbe accontentarsi di una candidatura a consigliere provinciale. Una carica, se si riuscirà nell’intento di farlo eleggere, che durerà sí e no un anno e con un valore del tutto simbolico viste le funzioni che oggi ricoprono le province italiane. Ma questa mossa, agevolerebbe ancor di più Di Natale, dato che a liberare il posto, per gentil concessione, sarebbe proprio lui essendo il consigliere provinciale in carica. Discorso a parte merita il ruolo di presidente del consiglio comunale. Il ragionamento intelligente del PD parte dal presupposto che il partito rinuncia a un posto in giunta e alla carica di consigliere provinciale e pertanto la poltrona di presidente dell’assise cittadina debba rimanere in seno ai democrat, così come avevamo anticipato in tempi meno sospetti, quella ad ascendere al seggio più alto sarebbe la consigliera Sciammarella. Una scelta condivisa all’interno del PD visto che sia la Donato che Città troverebbero spazio nella struttura regionale di Di Natale. Così il cerchio sta per chiudersi. Sí, perché ancora non è del tutto chiuso. Chi pensa che Di Natale stia giocando di fino solo per rafforzarsi nell’immediato sbaglia. Tutte le operazioni conducono ad un fine ultimo che è la poltrona di sindaco della città di Paola. È ormai noto che il presidente del consiglio comunale stia indebolendo, sino allo stremo delle forze, Roberto Perrotta per ritrovarsi un avversario in meno alle prossime amministrative dove Di Natale è pronto a scendere in campo in prima persona o affidando il ruolo di candidato sindaco a Francesco Grossi o altro candidato. Il tutto dipenderà, come abbiamo più volte scritto, dall’esito del ricorso amministrativo avviato da Franco Mundo che ha messo in dubbio la legittimità del seggio regionale detenuto proprio dal Di Natale. La data fatidica è quella dell’8 luglio 2020. Se Di Natale dovesse soccombere sarebbe pronto, scevro da incompatibilità, a candidarsi a sindaco. Se dovesse invece prevalere indicherebbe Francesco Grossi come candidato. In entrambi i casi Perrotta sarebbe fuori dai giochi. Ma Perrotta qualche strada d’uscita ancora potrebbe averla ma stranamente ancora non la percorre ma questo non vuol dire che non la percorrerà. Il sindaco sembrerebbe in attesa di qualcosa, di qualche evento che possa sbloccare la sua delicata posizione politica. Sarà che anche lui stia aspettando l’esito del ricorso elettorale? Non lo sappiamo. Ma come abbiamo sempre detto, in politica “mai dire mai”. Vedremo cosa accadrà.