PAOLA – Rete dei Beni Comuni: Il bilancio di previsione è preoccupante per la città

Tutte le preoccupazioni sul bilancio di previsione in una nota di Rete dei Beni Comuni

PAOLA – Il bilancio di previsione ancora deve approdare in aula, vi arriverà domani 7 settembre, e già arrivano dichiarazioni di voto contrario da parte dei gruppi consiliari di opposizione. A esprimere preoccupazione è Rbc, rappresentata in consiglio comunale da Giuliana Cassano, che in una nota ne spiega le motivazioni.

“Il bilancio di previsione 2020 della nostra città nasconde diverse lacune tali da rendere lo stesso documento contabile non sottoponibile al voto del Consiglio Comunale. Il rischio è che l’eccessiva massa di debiti e i nuovi prestiti accesi di recente dall’amministrazione guidata da Graziano Di Natale e Roberto Perrotta conducano la città verso lo spettro di un nuovo dissesto finanziario, con tasse alle stelle e gettando a mare tutti i sacrifici sinora fatti dai cittadini in questi anni. Occorre prevenire tutto ciò ma soprattutto occorre agire in tempo per evitare che ancora una volta siano i cittadini a pagare per la fallimentare gestione del duo Di Natale-Perrotta.
Come forza di minoranza non rimarremo immobili. Sottoporremo lo schema di bilancio alla revisione di chi di competenza col rischio di ricadute sul piano della responsabilità per quei consiglieri che voteranno a favore un documento altamente lacunoso e incompleto. Nonostante le discrasie e inesattezze che abbiamo segnalato in sede di Commissione Bilancio, dopo aver passato al vaglio centinaia e centinaia di pagine nelle ultime settimane, confrontandole con quelle degli anni precedenti, a malincuore siamo costretti a costatare che non si è provveduto a riparare a quanto segnalato benché il termine ultimo per l’approvazione in consiglio sia ancora molto distante.
Questo bilancio inevitabilmente segna l’inizio di una nuova fase politica. Il rigore e l’attenzione avuta fino ad oggi dall’ex vice sindaco Cassano sono solo un lontano ricordo. Il rischio attuale è di sperperare risorse collettive per favorire gli interessi di pochi o peggio dare ufficialmente avvio alla campagna per le prossime elezioni comunali prevedendo l’impossibile.
Non da ultimo, viste le intenzioni in passato di questa maggioranza di far cassa acconsentendo al taglio indiscriminato di migliaia di ettari dei nostri boschi, siamo corsi ai ripari presentando un emendamento mirato. Ancora una volta nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari le nostre montagne vengono sfruttate come fabbriche di legna da ardere nelle centrali a biomasse. È tempo che la cittadinanza venga messa di fronte alle possibili conseguenze derivanti dalle scelte scellerate di chi amministra unicamente per trarre vantaggi per il presente. Senza prospettive per il futuro il paese muore.
L’obiettivo è quello di valorizzare maggiormente la fruizione dei nostri boschi per incentivare il turismo naturalistico e la conoscenza del nostro patrimonio ambientale così come avvenuto con il Cammino di San Francesco. Inoltre un intervento come quello da noi proposto è utile anche nella prevenzione degli incendi, dei tagli abusivi e di quant’altro di dannoso per l’ecosistema. Per questi motivi, per quanto concerne la prevista utilizzazione delle montagne elencate nel suddetto Piano elaborato dal Comune, abbiamo chiesto di emendare e quindi sostituire le parole “gestione e taglio” con “tutela e restauro conservativo”. Vedremo se gli altri consiglieri dimostreranno o meno senso di responsabilità sul tema modificando con il loro voto un atto dell’amministrazione.
La salvaguardia dell’ambiente oggi rappresenta una priorità assoluta e una gestione sostenibile presuppone anche la continuità della copertura vegetale per la difesa idrogeologica del territorio.
Il restauro conservativo dei boschi è un’innovativa via che favorisce la perfetta interazione uomo natura. Inoltre può determinare la creazione di numerosi posti di lavoro a basso costo attraverso tagli colturali e azioni di bonifica e ripulitura. Contemporaneamente salvaguarderemo le nostre montagne e daremo avvio ad iniziative utili per attrezzare i sentieri e i cammini presenti con aree ristoro, rifugi, percorsi di trekking notturno e altro ancora“.