Paola, nella maggioranza prevale una idea: andare avanti

I due gruppi contrapposti all’interno della maggioranza sembrano concordare su una cosa: “andare avanti” con l’esperienza amministrativa

PAOLA – Mentre la maggioranza continua ad interrogarsi sul perché Tonino Cassano si sia dimesso, nonostante l’ex vice sindaco sia uscito pubblicamente sulla stampa per chiarire la sua andata via dalla giunta, l’imperativo che vige nelle ultime ore è quello di “andare avanti” e uscire dallo stallo in cui versa ala città da molti mesi. Che in soldoni significa: continuare l’esperienza amministrativa. Almeno questo è ciò che è emerso dalle parole dei consiglieri comunali Francesco Sorace (dinataliano) e Francesco Aloia (perottiano) che nel corso di una trasmissione televisiva su una emittente locale hanno fatto capire a chiare lettere che non è più il momento di tentennare e di sbloccare una situazione ormai divenuta insopportabile.

Su questa scia si prospetta l’incontro che domani vi sarà tra Graziano Di Natale e Roberto Perrotta che dovrebbero finalmente trovare la quadratura del cerchio. È chiaro che gli interrogativi rimangono. Come si configurerà l’accordo politico tra i due maggiorenti politici? Il PD continuerà a chiedere al sindaco di far fuori dalla giunta Emilio Mantuano come più volte da noi sottolineato e come più volte sottolineato anche dalla stampa cartacea (l’ultima questa mattina), oppure si andrà verso la direzione “dell’andare avanti” come sottolineato da Sorace e Aloia? Se due esponenti di due gruppi di maggioranza contrapposti tra loro concordano sulla necessità di sbloccare la situazione viene da pensare che uno dei due, tra Di Natale e Perrotta, dovrà cedere. Cederà Perrotta rimuovendo dalla giunta l’assessore Mantuano o cederà Di Natale nell’accettare di “andare avanti” con Mantuano in giunta? A fronte di queste due ipotesi potrebbe essercene sempre una terza che è quella secondo cui il PD indichi a Perrotta di nominare una giunta senza inserire alcun rappresentante piddino. Insomma al netto delle incomprensioni delle motivazioni delle dimissioni di Tonino Cassano, che sembrano essere superate per “manifesta incomprensione”, la maggioranza tenta la carta “dell’andare avanti” ma a questo punto occorrerà capire come. Staremo a vedere.