Paola, la maggioranza a un bivio. Le elezioni regionali fanno saltare il banco?

Tutto è nelle mani di Roberto Perrotta chiamato dalle forze politiche che lo sostengono a fare da garante

Paola – Complesso S. Agostino, sede del municipio

PAOLA – Un vecchio detto popolare paolano dice: “alla squagliata da niva …” (evitiamo la scurrilità della seconda parte della frase). È un po’ quello che si sta verificando all’interno della maggioranza di governo cittadino. Molti consiglieri comunali, in vista delle elezioni hanno scelto strade autonome facendo saltare il banco su quelli che erano le prospettive di accordi su cui si reggeva l’intera maggioranza. Salta tutto non per un mero capriccio dei consiglieri comunali ma per il mancato rispetto degli accordi successivi alla distribuzioni degli incarichi di giunta e quelli presi in periodo antecedente alle elezioni provinciali. Promesse di dimissioni mai mantenute che erano utili agevolare un percorso politico unitario, hanno portato ad una situazione insostenibile per Roberto Perrotta che a questo punto viene tirato dalla giacca da tutte le parti ed invitato ad ergersi a garante per un equo trattamento tra tutte le forze politiche, soprattutto in termini di dignità politica. Il vecchio detto (e qui ci rifacciamo ancora alla saggezza popolare) “chi troppo vuole nulla stringe” sembra calzare bene, in questo momento, per alcuni esponenti di questa maggioranza che, al di là di quello che vogliono far apparire agli occhi della gente, sembrerebbero non voler mollare alcun incarico e nessuna poltrona. Ne è testimonianza il fatto che il clima all’interno della compagine che sostiene il sindaco sembrerebbe essere infuocato. Nessuno si fida più di nessuno e i consiglieri che a giusta ragione rivendicano un ruolo politico-amministrativo e/o istituzionale a questo punto non credono più a promesse di dimissioni giudicando ciò un film già visto e rivisto che non ha avuto un lieto fine. Ed allora difronte al rinnovo di tali promesse la risposta di alcuni consiglieri è stata: “è troppo tardi”. Quindi? Una bella domanda. A questo punto dipende da Roberto Perrotta. Il sindaco potrebbe prendere in mano la situazione e da saggio Salomone potrebbe rivedere gli incarichi di giunta e impuntarsi, a giusta ragione, con chi ha degli incarichi istituzionali e garantire quella visibilità politica a quelle forze di maggioranza fin qui rimaste al palo. Un diktat che dovrebbe però portare a immediate azioni concrete e prima della scadenza elettorale. Solo questo potrebbe convincere qualche consigliere a cambiare idea. Ma l’impresa appare davvero difficile. Mentre la diatriba politica va avanti su un binario su quello parallelo giunge una notizia importante, anzi importantissima per la città e le casse del comune. Un risultato ottenuto dalla solerzia e dall’impegno del vice sindaco, Tonino Cassano, che ha messo a segno un risultato degno di nota. Il vice sindaco ha ottenuto dal ministero dell’interno la possibilità di trattenere e quindi di utilizzare i circa 6,5 milioni di euro che dovevano essere restituiti allo stato. Tra le nebbie della politica questo rappresenta un raggio di sole filtrante che allontana definitivamente il rischio di un nuovo default per la città di Paola.