Paola – Dubbi sulle foto degli sporcaccioni, e nuovi cumuli che interessano la spiaggia

Gli utenti Facebook hanno fatto rilevare come le foto postate sulla pagina della amministrazione comunale potrebbero essere non attuali. Problemi raccolta per gli ingombranti del lido Oasi

PAOLA – Nuove polemiche sulla questione rifiuti. A fare da contraltare alla nota della amministrazione comunale che ha pubblicato su Facebook “sporcaccioni” pescati con le mani nel sacco (da noi fedelmente riportata) ci sono alcuni elementi. Il primo è dato proprio dalle foto pubblicate dalla amministrazione comunale che alcuni utenti Facebook hanno bollato come non recentissime. Questo si nota dall’abbigliamento non tipicamente estivo degli incivili ripresi ad abbandonare sacchetti si spazzatura.

Foto pubblicata sulla pagina Facebook “Città di Paola”

Tuttavia da parte nostra lasciare il beneficio del dubbio è quanto meno lecito. Il secondo elemento è dato dalle continue segnalazioni che continuano a giungere di aree ancora contaminate da rifiuti, segno questo che in molte zone mancano i controlli con le telecamere. Ma spostandoci sullarenile si possono notate da più di 15 giorni rifiuti ingombranti presso il lido “Oasi” appartenenti allo stesso stabilimento balneare.

Campo di sopravvivenza di un senzatetto

Rifiuti ingombranti non ritirati

Alcuni di questi utilizzati da un senzatetto per improvvisare un campo di sopravvivenza. Si direbbe, colpa di chi gestisce lo stabilimento balneare? Non è così perché sentito il titolare del lido Oasi, abbiamo appreso che lo stesso dopo aver avuto un incontro con un responsabile della azienda deputata alla raccolta dei rifiuti, ha ottenuto come risposta quella classica: “contatti il numero di servizio per il ritiro degli ingombranti“.

Lo stesso proprietario del lido ci ha comunicato: “ho chiamato giorno 15 giugno il numero di servizio di Ecologia Oggi e chi mi ha risposto mi ha detto che sarei stato ricontattato. Oggi 3 luglio, non è arrivata nessuna chiamata e i rifiuti ingombranti sono ancora là”. È chiaro che una situazione del genere non fa bene non solo all’immagine della città ma anche ai cittadini che sono costretti a vivere una situazione di disagio non di poco conto. La speranza è che come in altre occasioni, più volte testimoniate con foto del “prima” e del “dopo” si possa intervenire per bonificare le aree invase dai rifiuti.

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Il libro di Scopelliti è sostanzialmente una ontervosta realizzata in carcere all'epoca della sua detenzione dal giornalista, Franco Attanasio