Ospedale Annunziata Cs – Aggiornamento utilizzo Tocilizumab

I medici mostrano cauto ottimismo per i pazienti trattati con il Tocilizumab

COSENZA – Continua il nostro approfondimento sull’utilizzo del Tocilizumab utilizzato all’Annunziata di Cosenza. Come è ormai noto questo farmaco prodotto dalla casa farmaceutica Roche, ed utilizzata per il trattamento della artrite reumatoide, inibisce al virus l’utilizzo della Interleuchina-6, la sostanza infiammatoria che il Coronavirus utilizza per provocare la polmonite interstiziale.

LE DIFFERENZE NELL’UTILIZZO DEL TOCILIZUMAB

Avevamo già spiegato che al momento all’Annunziata questo farmaco è attualmente disponibile con un dosaggio più basso utilizzato in forma sottocutanea, rispetto a quello a fiale inoculato per via endovenosa. La differenza tra il primo e il secondo sta nel tipo di utilizzo che se ne fa.

Il primo è in uso per il cosiddetto mantenimento dei pazienti affetti da artrite e quindi il suo rilascio è più lento e graduale;

il secondo (utilizzato per via endovenosa) è utilizzato per aggredire l’artrite e quindi ha un impatto e quindi degli effetti più rapidi, di solito 24/48 ore.

I PAZIENTI TRATTATI CON IL TOCILIZUMAB

Ma tornando al trattamento ricevuto dai sei pazienti, 3 in terapia intensiva e 3 in reparto di Infettologia, a distanza di 36 ore, gli stessi sembrano essere stabili. Questa condizione può essere vista con CAUTO OTTIMISMO, nel senso che i pazienti non sono peggiorati. “Per i suoi effetti – ci fanno sapere le nostre fonti ospedaliere – occorre aspettare almeno fino a martedì per vedere l’effettiva efficacia del Tocilizumab“.

È chiaro che, come in qualunque altra morbilità, l’efficacia di un farmaco dipenda anche dalle condizioni in cui versa un paziente al momento dell’inizio del trattamento.

All’Annunziata intanto si attende il “Tocilizumab fiale“, per intenderci quello da iniettare per via endovenosa. Il ritardo nelle consegne è dovuto al periodo contingente dove tutto è più rallentato. Si pensa arrivi nei prissimi 2-3 giorni. La speranza è che i pazienti già trattati con il Tocilizumab possano dare segnali di miglioramento importanti già da subito. Ci auguriamo che sia così.