Lino Polimeni: San Lucido senza controllo nei punti di accesso

Il giornalista calabrese si è recato nella cittadina tirrenica con le telecamere per testimoniare l’attuale situazione lungo le vie d’accesso al paese

SAN LUCIDO – La cittadina tirrenica messa in lock down da un decreto del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, è priva di controlli nei suoi accessi. La denuncia arriva direttamente sui canali social da Lino Polimeni, il conduttore televisivo calabrese di “Articolo 21”. Polimeni, con a seguito la sua troupe televisiva si è recato sul posto filmando e testimoniando ciò che allo stato attuale è la situazione a San Lucido. “Vedete – ha detto Polimeni mentre mostrava il tutto – qui non c’è nessuno a presidiare e ad impedire l’ingresso e l’uscita dal paese”. San Lucido ha ben sei accessi distribuiti lungo la statale 18 e lungo le vie che costeggiano il mare. Vi è da dire (cosa sottolineata anche da Polimeni) che la cittadina è carente di uomini della polizia municipale e quindi impossibilitata nel garantire l’effettiva chiusura degli ingressi. Spetterebbe quindi  alle forze dell’ordine gestire questo divieto. Si è tuttavia coscienti che anche le forze dell’ordine sono allo stremo delle forze visto che sono impegnate a far rispettare il divieto di uscire da casa. Infatti, in queste ore, nonostante i vari dettati normativi presi attraverso i vari Dcpm, sono ancora in tante le persone che violano l’obbligo della quarantena domiciliare nei vari centri urbani.

Nei giorni scorsi i consiglieri comunali di San Lucido hanno invocato, attraverso una missiva inviata al commissario prefettizio della città l’arrivo dell’esercito. Forse quello dell’esercito, da quello che è la situazione registrata in tutta Italia, sarebbe la soluzione più urgente in questa fase della pandemia, visti anche il numero sempre crescente di contagi e di decessi. Gli appelli lanciati in queste ore anche dal presidente della Regione Lombardia a restare a casa, fanno capire come la situazione sia complicata e come alcuni italiani continuino a trasgredire questo obbligo. La scusa più banale è quella di fare dello sport, tuttora consentito dall’ultimo Dpcm. Forse il governo ne dovrebbe prendere atto e attivarsi per misure ancor più stringenti.

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