Le recidive da Covid sono errori dovuti ai frammenti di RNA
Ad affermarlo è la biologa Carol Shoshkes Reiss, della New York University
Tra le paure suscitare dal Covid19 vi è quella che si sta registrando in casi non poco rari, ossia quella di un ritorno alla positività dopo essersi Negativizzati. A spiegare il perché di questi eventi è stata la biologa Carol Shoshkes Reiss, della New York University che ha affermato: «Sebbene si possa guarire e non essere più infettivi, si potrebbero conservare frammenti dell’Rna del virus che vengono rilevati dai test». Dunque per la biologa «appare altamente improbabile che il virus possa riattivarsi subito dopo l’infezione. Il processo in cui COVID-19 produce un nuovo virus si svolge solo nelle cellule ospiti e non si infiltra nel nucleo. Il coronavirus non è uno di questi virus ciò significa che non causa infezione cronica o recidiva. Nel migliore dei casi, che Reiss ritiene probabile, il virus si comporterà come il virus che causa varicella, “impronta” sulla memoria immunitaria dell’host. Quindi, anche se i livelli di anticorpi diminuiscono nel tempo, le persone manterranno una popolazione di cellule della memoria che può aumentare rapidamente la produzione di anticorpi se vengono nuovamente esposti al virus».