Lamberti: “A Paola si prediligono i controlli alle isole pedonali”
Il vice presidente nazionale della Associazione Pizzerie Italiane stigmatizza l’iniziativa della amministrazione comunale di attuare i controlli durante la Movida paolana
PAOLA – Non si spengono le polemiche relativi ai controlli chiesti dal presidente del consiglio comunale e dal sindaco alle forze dell’ordine per evitare gli assembramenti in Piazza IV Novembre nella “Movida” del sabato sera. Richiesta maturata da una riunione tenutesi settimana scorsa al S. Agostino che poi si è tramutata in controlli durante lo scorso sabato sera quando carabinieri, polizia e vigili urbani hanno controllato la distanza di sicurezza tra i giovani e attuato controlli con la visione dei documenti di riconoscimento. Controlli spariti poche ore dopo allorquando per le vie del centro si è materializzato il mercatino domenicale dove tantissime persone hanno affollato le “bancarelle” in modo indisturbato e senza che alcuno chiedesse loro documenti di riconoscimento o il rispetto delle distanze di sicurezza. Una imparzialità che ha mandato su tutte le furie i commercianti del centro cittadino che sui social hanno postato tutta la loro rabbia verso chi usa “due pesi e due misure” anche rispetto ai controlli verso la “Movida” in zone diverse dal centro cittadino.
Oggi a intervenire sulla vicenda è Marcello Lamberti, titolare di una Pizzeria in Via Nazionale adiacente a Piazza IV Novembre che parla sia come imprenditore ma soprattutto come vice presidente nazionale Associazione Pizzerie Italiane.
“Sono titolare da 28 anni della storica pizzeria Happy days in via Nazionale – scrive Lamberti – e vice presidente Associazione Pizzerie Italiane.
Come associazione in tutta Italia stiamo chiedendo alle varie amministrazioni di allargare gli spazi per evitare gli assembramenti. Non capisco perché solo a Paola alcuni amministratori prediligano l’intervento delle forze dell’ordine alle isole pedonali“. Poi rivolgendosi agli amministratori cittadini Lamberti scrive: “Ci chiariscano una volta per tutte quali sono le loro intenzioni perché noi commercianti possiamo avviare le nostre iniziative per tempo. Se hanno problemi per far quadrare i loro conti in maggioranza non facciano che a pagarne le spese dobbiamo essere noi commercianti“. Secondo Lamberti sabato scorso la perdita subita sugli incassi per effetto dei controlli è stata del 30%.