Avete fatto il presepe? Immagino proprio di Sí. Ma in realtà sappiamo perché facciamo il presepe e da dove esso deriva? La ragione più ovvia è quella che tutti immaginiamo ed è quella di raffigurare la Sacra Famiglia nel momento immediatamente dopo la nascita di Gesù. Molti credono che sia una derivazione della tradizione napoletana ma in realtà non vale ne il primo e ne il secondo concetto. Partiamo dalla seconda domanda. Esso deriva, anzi è una vera e propria invenzione di San Francesco d’Assisi che lo allestí per la prima volta a Rieti. Ma perchè Francesco tirò fuori dalla sua immensa saggezza illuminata questa invenzione. Per rispondere occorre considerare che egli visse nel periodo delle Crociate il che significa che spesso e volentieri tanti si armavano e partivano per la guerra in Terra Santa. San Francesco con il Presepe lancia un messaggio che è il seguente: “Basta con le guerre. Non c’è bisogno di andare a Betlemme si può venire a Rieti o si può rimanere nelle proprie case e allestire la nostra Betlemme attorno il focolare domestico”.

Un messaggio profondo e altamente pacifista che rimane attuale ancora oggi. Rispondendo adesso alla prima domanda possiamo dire che in realtà il Presepe non è l’evocazione della Sacra Famiglia. Basti pensare che nel presepe di San Francesco non comparivano né la Madonna e né tantomeno San Giuseppe ma solo Gesù Bambino. Si trattava di una concentrazione dell’intera raffigurazione su un unico personaggio, quello più importante. Erano presenti però la paglia, come simbolo del pane e il simbolo della vita. Erano presenti l’asino e il bue a sottolineare la bellezza del creato con tutte le sue creature. Ecco, da oggi in poi quando allestiremo i nostri presepi o li ammireremo nelle notte case o in delle mostre pensiamo al messaggio che ha voluto tramandarci un grande uomo, un grande Santo che porta il nome di Francesco d’Assisi.