Emergenza Covid19 – Santelli: il governo deve sostenerci. Non siamo degli stupidi

Intervento lucido e puntuale del presidente sulla situazione emergenziale calabrese che fotografa lo stato attuale senza lesinare stoccate ad un governo assente

REGGIO CALABRIA – Jole Santelli non usa mezzi termini e parla a cuore aperto nel suo intervento a Palazzo Campanella donve si è riunito oggi il Consiglio Regionale per la prima volta. Il presidente della Regione dice le cose come stanno. Il presidente della regione denuncia la scarsa attenzione del governo verso il sud tanto da proporre al consiglio regionale di votare un ordine del giorno straordinario per spronare il governo a dotare il sud e la Calabria di tutto di ciò necessità in questa fase emergenziale.

Sono convinta – ha affermato la Santelli – che ne usciremo, ma il governo deve dotarci della strumentazione e dei Dpi di cui la nostra regione ha bisogno e per i quali abbiamo fatto formale richiesta. Abbiamo bisogno della strumentazione per allestire le rianimazione degli ospedali calabresi, abbiamo bisogno delle mascherine, delle tute e delle maschere che servono per proteggere i nostri medici. Ciò che ci viene dato in termini di Dpi li distribuiremo per il 90 percento agli ospedali e per il 10 per cento alla Protezione civile“. La Santelli ha parlato anche dei fondo europei e lancia un allarme. “Non possiamo passare per scemi due volte – ha chiarito il presidente della regione – quando parliamo di fondi europei perché questi sono dei fondi aggiuntivi. Il rischio è che il governo usi i fondi statali solo per fronteggiare l’emergenza nel nord Italia per poi dire a noi regioni del sud di arrangiarci con i fondi europei. Questo non lo possiamo consentire“. Poi sempre sulla programmazione dei fondi ha affiunto: “Non possiamo pensare che la Calabria sia la stessa di prima. Quando tutto questo sarà finito spetterà a noi creare una Calabria migliore senza ripetere gli errori fatti nei quarant’anni precedenti. Dovremmo capire dove investire e come investire per programmare la Calabria futura quella del 2050″.