Elezioni Comunali: Damiano Covelli ci svela la sua Cosenza

Il candidato del PD ci parla della sua Cosenza a pochi giorni dal voto che segnerà il destino dei cosentini per i prossimi cinque anni

COSENZA – Il 3 e 4 ottobre non si vota solo per le regionali ma anche per il rinnovo dei consigli comunali di molte città e capoluoghi italiani. Tra questi vi è anche Cosenza. Abbiamo parlato con Damiano Covelli esponente Piddino già presidente del Consiglio comunale di Cosenza, assessore, capogruppo e consigliere ancora in carica a Palazzo dei Bruzi. Oggi in campo a sostegno di Franz Caruso ci ha raccontato: “Ho cominciato a fare politica quando ero un ragazzino, a 15 anni. Andavo a scuola quando mi sono iscritto alla Federazione Giovanile Comunista. Ho fatto il militante, attaccavo manifesti, distribuivo volantini, la domenica mattina portavo L’Unità tra le palazzine di via Popilia. Tutto questo ha rappresentato per me una grande scuola che oggi rappresenta la passione della mia vita. Mi candido per amore della mia città, me lo hanno chiesto i cittadini. Dopo aver annunciato la mia discesa in campo ho ricevuto diversi attestati di stima e affetto. È come se fossimo in lizza insieme”.

Covelli ci racconta anche del suo rapporto con la città sostenendo che anche lui sta un po’ sui social “ma la politica è rapporto umano, guardarsi negli occhi, sapere ascoltare. Io ogni giorno imparo qualcosa. Penso di conoscere bene la mia città, però ci sono sempre cose nuove che scopro camminando, dialogando. Sto andando quartiere per quartiere: sono stato a Serra Spiga, in via degli Stadi, via Popilia, centro, Cosenza Vecchia. Giro, cammino, perché la politica è anche questo, rapporto personale. Ho voglia di riunioni di caseggiato, voglio distribuire volantini e fac-simile in prima persona. Mi viene riconosciuto che anche nei momenti più cruenti, nelle scaramucce politiche con il sindaco Occhiuto, non ho mai prodotto odio, non ho mai usato parole fuori posto. Ho sempre pensato che la politica si fa sulle idee. Essere un bravo amministratore significa avere una visione d’insieme di tutto il territorio”. La Cosenza vista con gli occhi di Covelli è una città dove “C’è troppa disparità tra il corso principale e tutto il resto della città a partire dai quartieri popolari, fino al centro storico e alle frazioni. Posso affermare senza ombra di smentita che non tutti i cittadini di Cosenza possono godere di uguali servizi. Abbiamo cosentini di serie A e di serie B. Siamo immersi dalla spazzatura, l’acqua non arriva in tutte le case, il traffico è fortemente congestionato. Ecco perché chiederò a Franz Caruso, quando sarà sindaco, che si esegui immediatamente uno studio per realizzazione di un piano urbano del traffico. Una cosa è certa: riapriremo via Roma. Non consentiremo più che a piazza Bilotti si cammini all’inglese: è l’unica città in Europa nella quale succede. I cittadini ricordano ancora quando improvvisando si sono cambiati i sensi di marcia in centro, non si governa in questo modo. Ci sono debiti per 450 milioni di euro. L’ingegnere Francesco Caruso ha avuto oltre ai Lavori Pubblici, la delega al Bilancio questo è il risultato: il Comune è in fallimento per un’evidente finanza allegra . Tante aziende che forniscono servizi ed eseguono lavori non vogliomo più collaborare con il Comune di Cosenza perché temono di non essere pagati così come è già successo”.
Sulla divisione del Movimento 5 Covelli ha una sua idea che rispecchia quella del suo partito
Il Movimento 5 Stelle ha occhi strabici: alla Regione si presenta con il candidato del centrosinistra; a Cosenza insieme a un candidato civico. I grillini devono diventare adulti e subito. La politica, la buona amministrazione non si fa assecondando ambizioni personali, ma costruendo, elaborando coalizioni forti e progetti per la crescita della città. Ci toccherà vincere e battere il centrodestra senza di loro, ma anche per loro”.