Elezioni Amministrative Paola | Per nominare la giunta occorrerà cambiare lo statuto comunale
Il nuovo sindaco prima di nominare i suoi cinque assessori dovrà attendere la modifica dello statuto comunale che dovrà avvenire presumibilmente nella prima seduta del nuovo consiglio comunale
Il tempo stringe e tra nove giorni si conoscerà l’esito popolare e chi tra i cinque candidati sindaco per la città di Paola avrà l’onere e l’onore di assumere la carica di primo cittadino. Ma se la composizione del consiglio comunale, 11 di maggioranza insieme al sindaco più cinque di minoranza lo determinerà il voto popolare quella che sarà la squadra do governo, ossia gli assessori lo determinerà la scelta che effettuerà il sindaco tenendo conto degli equilibri politici e di forza determinatosi per effetto delle elezioni. Ma sarà così semplice? Assolutamente no. La città di Paola per la prima volta si trova nelle condizioni di dover affontare la competizione elettorale con il turno unico senza il ricorso al ballottaggio per effetto della riduzione della popolazione scesa sotto i 15mila abitanti. Per questo motivo si pone il problema che investe direttamente il sindaco nella scelta della squadra di governo. Come si sa il vincolo è legato allo statuto comunale che è tarato per una città che fino a ieri viaggiava sopra la soglia dei 15 mila abitanti.
Che cosa determina questo?
Sicuramente l’impossibilita per il sindaco di nominare nell’immediato la squadra di governo. Per farla sarà necessario adeguare lo statuto comunale e per farlo sarà necessario l’adozione da parte del consiglio comunale attraverso il voto. Quindi sarà presumibile che nel primo consiglio comunale il sindaco si presenti senza giunta e che il primo atto, oltre a quelli di rito previsti nella prima seduta dell’assise cittadina venga inserito all’ordine del giorno l’adozione del nuovo statuto comunale.
In esso potranno essere indicati il numero di assessori esterni che potranno essere nominati dal sindaco (art. 47, comma 4, del decreto legislativo n. 267/2000) (TUEL), che potranno variare da due a cinque. Ossia il sindaco, se lo statuto lo prevede (perchè lo consente la legge) potrà nominare tanti assessori esterni quanto ne stabilisce lo statuto partendo da una base minima di due.
Questa sarà la prima sfida che affronterà chi vincerà le elezioni comunali sapendo che con il nuovo sistema elettorale non esiste più l’incompatibilità tra assessore e consigliere comunale.
Vedremo cosa accadrà.