Cambia Paola su Cozzo Cervello: Il bosco è una risorsa naturale da valorizzare

Cambia Paola ne chiede la valorizzazione come risorsa naturale e l’apertura di un tavolo tecnico di discussione

Il bosco di Cozzo Cervello

PAOLA – A quanto pare la vicenda di Cozzo Cervello, il bosco paolano oggetto di delibera comunale che ne dispone il taglio degli alberi, continua a tenere banco visto che sembra essere una questione irrisolta. Ieri una nota stampa di Cambia Paola che ne chiede la valorizzazione come risorsa naturale. Ecco quanto scritto dalla associazione Paolana. “L’8 novembre Cambia Paola ha richiesto al Comune di aprire uno spazio di discussione in cui fosse possibile confrontarsi con tecnici ed esperti sul programmato taglio selettivo a Cozzo Cervello e, più in generale, sui progetti dell’Amministrazione rispetto al rilevante patrimonio montano cittadino, che a nostro parere deve essere considerata una risorsa naturalistica, culturale, sociale ed economica.


Ciò al fine di acquisire informazioni e generare consapevolezza su questioni sinora affrontate senza la dovuta competenza scientifica e la necessaria conoscenza dei luoghi.
Giorno 21 novembre si è tenuta una Commissione Ambiente aperta, seguita in diretta facebook da oltre 1500 persone (ciò che dimostra che la nostra esigenza informativa era molto condivisa) in cui è stato finalmente possibile ottenere risposte dai progettisti dell’intervento e dai tecnici comunali: è stato chiarito che l’intervento di taglio riguarda il 13% delle piante presenti su un lotto di circa 24 ettari (sui circa 1000 ettari totali di proprietà comunale), che tale lotto non ricade in aree protette o soggette a rischio PAI, che il tanto paventato “intervento del Ministero” consiste in una semplice richiesta di informazioni, che il “cammino di San Francesco” sarà salvaguardato evitando di tagliare piante che sorgono lungo il suo tracciato, che il 30% del ricavato finanzierà interventi di manutenzione montana, che in caso di taglio illecito – oltre ad una sanzione pecuniaria – la ditta rischia di perdere la licenza, che l’intervento genererà 800 giornate di lavoro da ripartirsi fra gli operai assunti allo scopo e che con i suoi introiti il Comune potrà finalmente finanziare la redazione di un piano di gestione forestale, necessario per valorizzare i beni e i servizi del bosco (di tutti i 1000 ettari) nel rispetto della normativa vigente, contrastando il taglio abusivo e garantendo biodiversità, produttività e capacità di rinnovazione.

A ciò si aggiunge il recente intervento dell’Ordine Regionale degli Agronomi, che ha chiarito come il taglio selettivo sia il principale strumento per garantire una sostenibile gestione forestale delle faggete.
Queste risposte confermano dunque la nostra posizione, già anticipata a mezzo stampa alla fine di ottobre, in ordine all’intervento di taglio selettivo programmato a Cozzo Cervello.
Purtroppo i toni a tratti sovreccitati del dibattito hanno impedito di affrontare con la necessaria serenità le linee programmatiche del piano di gestione forestale in corso di redazione. Da qui la nostra richiesta all’Amministrazione di istituire uno stabile spazio di discussione e concertazione con cittadini, movimenti e associazioni in cui possa generarsi consapevolezza e confronto in ordine a tale fondamentale strumento di pianificazione, sottraendolo alle polemiche strumentali e alla disinformazione che hanno caratterizzato il dibattito su Cozzo Cervello”.