Aieta critico con il piano della Santelli. Occorre coinvolgere tutti gli ospedali e non solo una parte

Il consigliere regionale lancia il suo appello al presidente della regione: “Non lasciare in mano alla burocrazia regionale la gestione dell’emergenza sanitaria”

CETRARO – Con una lunga diretta Facebook, Giuseppe Aieta, consigliere regionale piddino, ha fatto il punto sul varo del piano straordinario varato dalla Regione Calabria per l’emergenza Coronavirus. Puraoorezzando lo sforzo fatto dalla presidente Santelli, Aieta è apparso critico su come questo piano prevede la distribuzione dei posti letto sul territorio e sui tempi di applicazione dello stesso.

Aieta sostiene che “ad essere dimenticato sono stati gli ospedali di Acri, Trebisacce, Lungro, Praia a Mare, San Marco Argentano e San Giovanni in Fiore dove esistono strutture pronte ad accogliere la terapia intensiva e sub intensiva“. Aieta teme per il personale medico perché “privo di dispositivi di protezione per poter operare nelle terapie intensive e sub intensive e quindi occorrerebbe prima effettuare questa fornitura altrimenti i 400 posti letto non potranno essere attivati“. Il timore di Aieta è la lentezza burocratica.

Noi abbiamo un commissario, il Gen. Cotticelli che è disponibilissimo ma abbiamo un ‘freno a mano’ rappresentato dal sub commissario, la Dott.ssa Crocco, che non farà muovere una carta. A questo si aggiunga la lentezza atavica della burocrazia regionale“. Poi il consigliere regionale piddino chiede chiede “un maggiore coinvolgimento maggiore dei sindaci. Se la Santelli pensa che l’emergenza venga gestita dall’ufficio del commissario, dalla protezione civile e dal dipartimento sanità della regione allora questo piano si attuerà tra cinque anni. In questi casi ci vogliono persone coraggiose e autorevoli“. Poi rivolgendosi direttamente alla presidente Aieta conclude la sua diretta Facebook dicendo: ”Spero che Jole Santelli accolga questo mio appello“. Alla fine l’invito alla lettura. “In questo periodo contingente scegliete di leggere un buon libro“.